Scrivo a voi nel suo prezioso sangue e, considerando che da questo sangue abbiamo la vita, desidero che anche voi vi laviate e anneghiate nel sangue dell'Agnello immolato. Scoprite di essere come un vaso in cui è ricevuto questo glorioso e prezioso sangue in cui la natura divina si unisce al fuoco della carità; l'anima che penetra nella conoscenza di sé, trova questo sangue che Dio ha dato per mezzo di suo Figlio.
Allora l'anima capisce che l'eterna volontà di Dio non cerca né vuole altro che la sua santificazione, poiché non ci avrebbe dato la vita, se non volesse il nostro bene. Vi legherete a Gesù crocifisso in modo tale che né demonio né creatura vi potranno separare da lui e ogni contrarietà vi fortificherà nell'amore di Dio e per il prossimo. È nelle difficoltà che si prova la virtù e l'unione dell'anima al suo Creatore, quanto più è provata, tanto più è perfetta.
Qualche volta vi può sembrare che le tribolazioni possano separarvi dall'unione virtuosa con Dio, ma non è così: sono piuttosto accrescimento di virtù e di unione perché un'anima saggia, rivestita del sangue di Cristo crocifisso, quanto più si sente perseguitata e oppressa dal mondo, tanto più smette di esservi affezionata, E se queste lotte provengono dal demonio, ci rendono umili e più solleciti verso il bene.
- Santa Caterina da Siena, Lettera 153, A monna Caterina e monna Orsola, e altre donne di Pisa, versione in italiano corrente
Santa Caterina da Siena (1347-1380) |