Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 22 febbraio 2017

Perché l'anglicanesimo?

Quando si parla di anglicanesimo viene spontaneo pensare immediatamente all'Inghilterra, come d'altra parte l'etimologia stessa della parola suggerisce. Ma la chiesa anglicana è nella sua intima essenza costitutiva una chiesa che raccoglie diversi elementi della cristianità occidentale. Il Vangelo è infatti stato portato ai popoli britannici nel VI secolo dal monaco missionario Agostino, primo arcivescovo di Canterbury, partito dal monastero romano del Celio su mandato di papa Gregorio Magno. Nel corso di pochi secoli fiorirono numerosi monasteri e si sviluppò una liturgia romana declinata in diverse varianti locali, con influssi gallicani (dalle Gallie) e mozarabici (dalla penisola iberica). Nel sedicesimo secolo l'Inghilterra divenne luogo di rifugio per molti protestanti perseguitati in Europa, e tra questi l'italiano Pietro Martire Vermigli e il tedesco Martin Bucer ebbero un ruolo fondamentale nella riforma liturgica e teologica della Chiesa d'Inghilterra. Successivamente l'anglicanesimo si diffuse nel mondo di pari passo con l'espansione del Commonwealth britannico, dando vita a numerose chiese nazionali, il cui fondamento teologico, dottrinale, liturgico e pastorale era costituito dal Libro della preghiera comune (Book of Common Prayer) anglicano, tradotto nel corso dei secoli in numerose lingue locali.
L'anglicanesimo è dunque, per la propria identità composita e il costitutivo afflato missionario, una confessione cristiana per gli uomini e le donne di ogni luogo e di ogni tempo, capace di rispettare e accogliere, con spirito evangelico, ogni etnia e cultura.
Anglicani dunque "si nasce", Ma lo si può anche diventare, approfondendo o scoprendo per la prima volta la fede cristiana.
Abbiamo voluto elencare brevemente qui di seguito 6 buone ragioni per riconoscersi cristiani e anglicani.


LA CENTRALITA' DELLA BIBBIA

"Lo Spirito Santo procede con il maggior fasto sul suo carro, ovvero nelle Scritture". - Thomas Manton (1620-1677)

IL FONDAMENTO DELLA TRADIZIONE

"Una Bibbia in due testamenti, tre formule di fede (Simbolo apostolico, Niceno-costantinopolitano e Atanasiano), quattro Concili generali (Nicea I, Costantinopoli I, Efeso, Calcedonia), la riflessione teologica dei Padri dei primi cinque secoli". - Lancelot Andrewes (1555-1626)

UNA FEDE RAGIONEVOLE

Sebbene ferita dal peccato, la ragione è un mezzo essenziale per comprendere ciò che Dio ci ha rivelato. Il grande teologo anglicano del diciassettesimo secolo Richard Hooker identifica i 3 pilastri dell'anglicanesimo nelle Sacre scritture, nella Tradizione della Chiesa e nella Ragione.

"Lo Spirito Santo non è un uccello predatore mandato da Dio ad affliggere i nostri occhi". - Nathaniel Culverwel (1619-1651)



LA LITURGIA AL CENTRO DELLA VITA CRISTIANA

L'anglicanesimo è fondato sul Libro della Preghiera comune (Book of Common Prayer), che racchiude, la liturgia eucaristica, i rituali di ogni altro sacramento, il salterio, il lezionario con le letture bibliche per l'intero anno liturgico. Il Libro della preghiera comune rappresenta una sintesi armoniosa tra la più feconda tradizione cattolica e le istanze di riforma promosse dal protestantesimo. Per secoli è stato il culmine e la fonte della spiritualità e della riflessione teologica anglicana. proprio per l'importanza che riveste nella vita di ogni credente la liturgia anglicana è proposta in una lingua che deve sempre essere comprensibile al popolo che celebra. Nel sedicesimo secolo il Libro della preghiera comune fu redatto in inglese, oggi è disponibile in centinaia di lingue, anche in italiano, e in questa lingua celebra la nostra chiesa.

UNA CHIESA SACRAMENTALE

La Chiesa anglicana amministra tutti i grandi sacramenti della tradizione apostolica, riconoscendo la massima importanza al battesimo e all'eucaristia, fedele alla testimonianza dell Scritture. Il libro della preghiera comune contiene anche il rituale per la Confermazione, il matrimonio, l'unzione degli infermi, le esequie e per l'ordinazione di vescovi, presbiteri e diaconi.

Cristo ha detto "Questo è il mio corpo". Non ha detto "Questo è il mio corpo, in questo modo". La controversia eucaristica ha a che fare con una questione di metodo. Nelle Scritture non troviamo traccia di alcuna spiegazione sul come le sostanze del pane e del vino diventino nella celebrazione eucaristica il corpo e sangue di Cristo. Gli anglicani credono senza esitazione nella presenza reale di Cristo nell'eucaristia, ma non entrano nel merito del "come" essa si realizzi. Considerano pertanto la "transustanziazione" e altri tentativi di spiegare il mistero eucaristico come teorie scolastiche e non come articoli di fede. - Lancelot Andrewes (1555-1626)

UNA CHIESA CATTOLICA E PROTESTANTE

Per le specifiche circostanze storiche in cui è sorto, l'anglicanesimo possiede una identità che armonizza la Tradizione cattolica della fede con l'aspirazione protestante a un cristianesimo evangelico, dove il credente è in rapporto diretto con Cristo, unico Mediatore, e può avvicinarsi con libertà intellettuale alle Sacre Scritture.

Se desideri saperne di più sulla chiesa anglicana e sulla Missione anglicana Carlo I Stuart puoi contattare il Rev. Luca Vona all'indirizzo email vona.savoia@gmail.com oppure vienici a trovare ogni domenica alle 15 30 presso il Tempio Breccia di Roma, in via di Santa Eufemia 9 Roma, per il culto, seguito da un momento conviviale.







lunedì 13 febbraio 2017

Inaugurazione della Missione anglicana italiana 'Carlo I Stuart'

Il 12 febbraio 2017, il Vescovo Mons. Dr. Frederick Haas, Ordinario della Diocesi Anglicana Christ the Redeemer (continuing anglican), con sede a Baden Baden e comunità in Germania, Inghilterra, Malta e Macedonia, ha celebrato il rito di ordinazione al Diaconato del Rev. Luca Vona, dottorando in Sacra Liturgia al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, in cotutela con la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). 

Il rito si è svolto nella Cappella del Cimitero Acattolico di Roma e il Rev. Luca Vona è stato incaricato di prendersi cura di una Missione anglicana in Italia, intitolata a Carlo I Stuart, Re e martire della fede, morto sul patibolo per la difesa dell'anglicanesimo come Via Media (tra Cattolicesimo e Protestantesimo) contro il fanatismo del puritanesimo più intransigente.

La Diocesi Christ the Redeemer è indipendente dalla Comunione Anglicana, poiché rientra nel movimento delle cosiddette "chiese di continuazione", separatesi dalla Sede di Canterbury a partire dal 1977 (Affirmation of St Louis).

La Missione anglicana italiana Carlo I Stuart è dunque di orientamento tradizionalista e anglo-cattolico. Suoi punti di riferimento dottrinali, liturgici e pastorali sono il Libro della preghiera comune (Book of Common Prayer) del 1928, i 39 articoli di religione secondo l'interpretazione del Movimento di Oxford, e la tradizione indivisa della chiesa del primo millennio.

La Missione Carlo I Stuart propone un cattolicesimo riformato, di lingua italiana, nel seno dell'autentica tradizione anglicana. In particolare pone la propria affermazione di fede su 3 pilastri fondamentali:

La tradizione apostolica. Una Bibbia in due testamenti, tre formule di fede (Simbolo apostolico, Niceno-costantinopolitano e Atanasiano), quattro Concili generali (Nicea I, Costantinopoli I, Efeso, Calcedonia), la riflessione teologica dei Padri dei primi cinque secoli.

Una fede ragionevole. La ragione umana è considerata come un dono di Dio, utile per approfondire i contenuti della rivelazione cristiana, secondo l'affermazione del teologo Nathaniel Culverwel (1619-1651): "Lo Spirito Santo non è un uccello predatore mandato da Dio ad affliggere i nostri occhi".

Una spiritualità liturgica.  Il Culto Divino è celebrato secondo il rito anglicano tradizionale, come trasmesso dal Libro della preghiera comune (Book of Common Prayer) del 1928. La liturgia è considerata sorgente di tutta l'azione apostolica e autentico luogo di incontro con Dio. In accordo con la testimonianza evangelica il battesimo e l'eucaristia sono considerati i due sacramenti fondamentali della vita cristiana, sebbene vengano amministrati anche gli altri sacramenti trasmessi dalla tradizione della Chiesa (confermazione, matrimonio, Ordine Sacro, unzione degli infermi, rito delle esequie).

Il Rev. diacono Luca Vona - di cui è prevista l'ordinazione sacerdotale il 16 luglio 2017 - celebra la Liturgia della Parola ogni domenica nella città di Roma, solitamente presso il Tempio protestante Breccia di Roma, in via di Santa Eufemia 9, nei pressi di Piazza Venezia. Può celebrare battesimimatrimonifunerali e il rito dell'unzione degli infermi. E' inoltre a disposizione per colloqui individuali e visita alle famiglie.

Per contatti: vona.savoia@gmail.com - Telefono 3385970859

Decreto di fondazione della Missione 'Carlo I Stuart'

Certificato di Ordinazione diaconale del Rev. Luca Vona

Il Rev. Luca Vona









Il Rev. Luca Vona con il Consigliere nazionale dell'Unione Monarchica Italiana Paolo Albi

La Cappella del Cimitero Acattolico di Roma

- Missione Anglicana tradizionalista di lingua italiana 'Carlo I Stuart' - Una testimonianza evangelica in Roma