Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 29 ottobre 2016

Il segno della croce nel Metodismo

Il segno della croce è un gesto cristiano che consiste nel tracciare con un dito o con tutta la mano un segno in forma di croce sopra il proprio corpo o nell'aria nella direzione di altre persone o cose.
Il "piccolo segno di croce", fatto con il dito pollice o indice della mano destra è attestato già da Tertulliano e Clemente di Alessandria nel II secolo dopo Cristo. Tertulliano scrive nel De corona militis:

« Se ci mettiamo in cammino, se usciamo od entriamo, se ci vestiamo, se ci laviamo o andiamo a mensa, a letto, se ci poniamo a sedere, in queste e in tutte le nostre azioni ci segniamo la fronte col segno di croce.»

Oltre al piccolo segno di croce, più tardi (verso il X secolo, forse inizialmente nell'ambiente monastico) fu introdotto nella liturgia il grande segno di croce. Probabilmente l'uso non-liturgico di questo gesto esisteva già dal V secolo.

Il segno della croce è presente nella liturgia metodista fin dalle origini ed è effettuato dal pastore durante il culto per la grande preghiera di ringraziamento, la confessione e perdono dei peccati e la benedizione di congedo. John Wesley, leader principale del primo metodismo, revisionò il Book of Common Prayer anglicano pubblicando per le chiese metodiste il Sunday Service of the Methodist in North America che istruisce i ministri a fare il segno della croce sul petto dei bambini immediatamente dopo averli battezzati. Il segno della croce per il rito del battesimo è ancora oggi presente nel Book of Worship metodista e ampiamente praticato, talvolta mediante l'unzione con olio benedetto. Il mercoledi delle ceneri il segno della croce è quasi sempre fatto dal pastore sulla fronte dei laici. La liturgia per gli infermi, che sta divenendo sempre più praticata, prevede che il pastore faccia un segno di croce con l'olio benedetto sulla fronte di coloro che cercano la guarigione.

L'utilizzo del segno della croce per la devozione privata è in ambito metodista una scelta personale, incoraggiata nella United Methodist Church, la più grande confessione metodista negli Stati Uniti e una delle più numerose al mondo. Molti metodisti della United Methodist Church fanno il segno della croce dopo aver ricevuto la Comunione e alcuni ministri benedicono la congregazione con un ampio segno di croce al termine del sermone o della liturgia.

Riporto qui di seguito quanto afferma, a proporsito del segno della croce, il Rev. Daniel Benedict, direttore del Center for Worship Resources e del General Board of Dishepleship della United Methodist Church.

«Il segno della croce è una pratica cristiana della chiesa cattolica: Romana, Ortodossa, Anglicana, Luterana, di alcune chiese Metodiste e Presbiteriane.
Nulla nella United Methodist Church incoraggia o proibisce questa pratica. Dal momento che la United Methodist Church è in qualche modo un prodotto della riforma protestante la sua pietà tende all'iconoclastia, rigettando statue, icone e molte pratiche cattoliche. Ma questo è un elemento culturale della chiesa non qualcosa di scritto.
Fatta questa premessa, io sono fortemente favorevole al segno della croce e lo impiego abitualmente nella mia preghiera privata e quando ricevo la Comunione (subito prima e subito dopo avere assunto gli elementi del pane e del vino). Come pastore faccio il segno della croce sulla congregazione al termine della liturgia.
Il segno della croce è indicato in particolare in quei contesti che ci chiamano maggiormente a recuperare il nostro senso di incorporazione a Cristo in seguito al battesimo. E' un segno spesso fatto sul petto del bambino durante il rito del battesimo, sulla fronte degli ammalati e quando una persona sta morendo.
Io vi incoraggio a usare il segno della croce come ricordo del battesimo e riaffermazione delle sue promesse e come segno di incoraggiamento nella sequela di Cristo. Se noti che le persone intorno a te sono a disagio con esso prova a condividere con loro le ragioni di quel che stai facendo. Io penso che dovremmo essere altrettanto liberi di sollevare o non sollevare le nostre braccia durante la preghiera. Perché non essere altrettanto liberi di fare il segno della croce, inginocchiarci, segnarci con l'acqua benedetta attinta a un fonte dentro la chiesa? La liturgia ha a che fare anche con il corpo e il movimento non solo con le labbra e con la testa».

Nelle chiese metodiste italiane il segno della croce non è normalmente praticato né durante il culto domenicale né durante l'amministrazione del battesimo, entrambi pressoché assimilabili alla ritualità della Chiesa Evangelica Valdese, con la quale è stato siglato un patto di integrazione nel 1975 sottoscrivendo una dottrina comune e celebrando insieme lo stesso Sinodo. La pratica liturgica e le consuetudini correlate alla devozione privata sono però sempre più soggette al contributo portato da metodisti provenienti da paesi che furono terre di missione delle chiese inglesi e statunitensi. Si aprono quindi nuovi scenari possibili per un recupero delle consuetudini liturgiche e sacramentali metodiste.

La nostra chiesa pratica il segno della croce da parte del ministro di culto all'inizio della liturgia, dopo la confessione generale con l'annuncio del perdono di Cristo, e nella benedizione al termine del Culto. È inoltre praticato dal ministro di culto durante il battesimo, la confermazione, l'unzione degli ammalati e il rito delle esequie. In tutte le altre occasioni, relative alla pietà privata, resta una pratica discrezionale, secondo la diversa sensibilità dei fedeli.

- Rev. Dr. Luca Vona