Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 26 febbraio 2020

Papa Francesco e l'ecologia del cuore in Quaresima

Nel Mercoledì delle Ceneri Francesco all’udienza generale esorta i fedeli a connettersi al Vangelo, a dare del “tu” al Signore, a dedicarsi a una sana "ecologia del cuore" perché oggi, constata, siamo inquinati da “troppa violenza verbale” che “la rete amplifica”.

Il frastuono che ci circonda

Riflettendo sul Vangelo di Luca e sull’entrata di Gesù - “pieno di Spirito Santo” - nel deserto, dove rimane per quaranta giorni, “tentato dal diavolo”, Francesco spiega il senso del cammino quaresimale, quaranta giorni verso la Pasqua, “cuore dell’anno liturgico e della fede”, e si sofferma sul significato spirituale del deserto che, anche per chi vive “in città”, è luogo di “grande silenzio”.

Il deserto è il luogo del distacco dal frastuono che ci circonda. È assenza di parole per fare spazio a un’altra Parola, la Parola di Dio, che come brezza leggera ci accarezza il cuore. Il deserto è il luogo della Parola, con la maiuscola.

Moretto da Brescia, Gesù Cristo nel deserto con gli animali selvatici (1540 ca.), olio su tela
Moretto da Brescia, Gesù Cristo nel deserto con gli animali selvatici (1540 ca.), olio su tela
Aprire la Bibbia

Nella Bibbia, prosegue il Papa, il Signore “ama” parlarci nel deserto: consegna - ricorda - a Mosè i dieci comandamenti e parla al “cuore” del popolo. “Si ascolta la Parola di Dio, che è come un suono leggero”. Francesco cita il Libro dei Re, quando si paragona Parola di Dio a un “filo di silenzio sonoro”. Proprio nel deserto “si ritrova l’intimità con Dio, l’amore del Signore”. Gesù, che amava ritirarsi a pregare in luoghi deserti, ci ha insegnato “come cercare il Padre, che ci parla nel silenzio”. Anche se “non è facile”, l’invito è a cercare il “silenzio nel cuore”. La Quaresima allora è il tempo “propizio” per “fare spazio alla Parola di Dio”.

È il tempo per spegnere la televisione e aprire la Bibbia.

È il tempo per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo. Quando ero bambino non c’era la televisione, ma c’era l’abitudine di non ascoltare la radio. La Quaresima è deserto, è il tempo per rinunciare, per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo. E’ il tempo per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e parlare e dare del “tu” al Signore. È il tempo per dedicarsi a una sana ecologia del cuore, fare pulizia lì.