Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. Romani 7,20
Lo Spirito Santo agisce rigenerandoci per salvarci dalla continua tendenza a peccare, ma questo passaggio della lettera di Paolo ai Romani chiarifica la natura malvagia e aliena del peccato nell'animo umano. Paolo riconosce questa potenza antagonista verso Dio e il bene, presente anche dopo che abbiamo ricevuto il dono della salvezza.
Con l'apostolo esclamiamo "Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?" Ma con lui rendiamo anche grazie a Dio per il dono della salvezza, operata "per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore" (Rm 7,25).