Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 19 agosto 2020

Fermati 1 minuto. Operai volenterosi o mercenari?

Lettura

Matteo 20,1-16

1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

Commento

Molte sono le interpretazioni date per questa parabola dagli esegeti nel corso della storia. Vi è chi ha visto negli operai della prima ora i figli di Israele e negli ultimi i pagani ai quali è stato esteso il messaggio della salvezza. Questo concorderebbe con il fatto che la parabola è presente solo nel Vangelo di Matteo, rivolto soprattutto agli ebrei convertiti. Altri vi hanno individuato le diverse età della vita in cui viene accolto il vangelo, oppure la durata del servizio reso al Signore. Contrapponendo per esempio i convertiti "della prima ora" a coloro che si convertono in prossimità della morte, come il buon ladrone sulla croce, che il giorno stesso della sua conversione è accolto in paradiso.

La collocazione della parabola la fa sembrare come una risposta alla domanda fatta da Pietro dopo che il giovane ricco se ne andrò contristato: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?» (Mt 19,27). In tal caso, l'intento di Gesù sarebbe quello di fugare lo spirito opportunista di coloro che servono nella sua vigna, il regno di Dio che si fa presente nella storia. 

Lungi dal rappresentare una ricompensa data in base alle proprie opere, la parabola del padrone di casa, apparentemente ingiusto, mostra la misericordia di questi nel momento in cui tiene conto non del lavoro svolto ma dell'accoglienza sincera della grazia, sia pur compiuta all'ultima ora. Afferma infatti Paolo nella sua lettera ai Romani (citando Esodo 33,19): "Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! Egli infatti dice a Mosè: Userò misericordia con chi vorrò" (Rm 9,14-15). 

D'altra parte, non aveva affermato, Gesù che vi è più gioia in cielo per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione? (Lc 15,7). L'invidia degli operai della prima ora ricorda quella del fratello del figliol prodigo, quando il padre uccide il vitello grasso per festeggiarne il ritorno a casa. 

Non saper condividere la gioia di Dio nei confronti di chi accetta di lavorare nella sua vigna, sia pure al tramonto del giorno, significa porsi da sé lontano dalla comunione con i suoi sentimenti di misericordia e non comprendere il senso profondo del vangelo. Serviamo Dio, non con spirito mercenario, ma con gratitudine per il significato che egli dona alle nostre vite, rendendole operose, nel coltivare frutti di vita eterna.

Preghiera

Donaci, Signore, sentimenti di gratitudine per averci chiamati a partecipare al tuo progetto di salvezza e la capacità di gioire con te per la tua misericordia verso coloro che si convertono al vangelo della grazia. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona