Lettura
Giovanni 14,27-31
27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, 31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».
Commento
Gesù profetizza la sua passione e resurrezione affinché quando avverrà i discepoli possano restare saldi nella fede.
Il "principe del mondo" di cui Gesù annuncia l'imminente venuta (v. 30) è Satana, che sta per entrare in Giuda affinché questi compia il suo tradimento e Cristo venga crocifisso. Ma attraverso la passione Gesù mostrerà la sua obbedienza al Padre e il suo estremo atto di amore per l'uomo.
Cristo proclama il Padre più grande di lui (v. 28), perché il Figlio, incarnandosi, si è reso obbediente fino alla morte di croce (Fil 2,8). Il frutto di questa serena sottomissione è la pace, che Gesù dona al mondo. Shalom!, "Pace a voi!", è la prima parola che il Risorto dirà ai suoi discepoli.
La pace che dona Gesù è superiore alla pace debole e passeggera che dona il mondo. A livello individuale assicura ai credenti il soccorso nelle difficoltà, dissolve la paura e realizza l'armonia nella Chiesa. Il pieno compimento di questa pace avverrà nel regno messianico (Is 9,6-7; 52,7; 54,13; 57,19; Ez 37,26; Zc 9,10).
La pace che dona Gesù è "a caro prezzo". Egli infatti ce la ottiene per mezzo della sua croce, riconciliandoci con Dio.
La pace del credente non è tuttavia esente da prove, perché ciascuno è chiamato a prendere su di sé la propria croce e seguire Gesù (Lc 9,23). Le tribolazioni diventano allora anch'esse luogo di incontro con Dio.
Il credente è colui che invoca la pace di Cristo là dove infuria la battaglia: nel mondo, nelle relazioni, nel suo stesso cuore ferito.
Preghiera
Signore, noi ti chiediamo quella pace che il mondo non conosce e che non ci può togliere; solo così avremo il coraggio di affrontare le prove della vita. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona