Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

lunedì 10 maggio 2021

Fermati 1 minuto. La loro ora

Lettura

Giovanni 15,26-16,4

15,26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. 16,1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.
Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.

Commento

Gesù promette ai suoi discepoli di mandare lo Spirito, quale aiuto nella testimonianza del vangelo; l'odio del mondo sarà tale da poterli scandalizzare, se questi non fossero assistiti in modo soprannaturale dal Consolatore.

Testimoniare Cristo provocò la cacciata dei discepoli dalle sinagoghe, la "scomunica" da parte delle autorità religiose e la condanna a morte. Anche oggi il mondo cerca di "tagliare fuori" i credenti, perché non avendo accolto la luce (Gv 1,5) li percepisce come un "corpo estraneo".

Il tempo della persecuzione è chiamato "la loro ora" (v. 4). Il termine delimita temporalmente la durata della prova e implica l'illusione della vittoria da parte dei persecutori. In realtà, l'ora della croce è proprio quella in cui si compie il mistero della salvezza, al quale partecipano coloro che rinnegano se stessi per seguire Gesù (Lc 9,23), per trovare la vita perdendola, conquistare l'essere che eccede il mero esistere.

In ogni epoca e per ogni credente vi è un'ora della persecuzione, un'ora più o meno "grande". Così è stato per i cristiani martirizzati sotto l'impero romano, per i molti missionari che hanno dato la vita per annunciare Cristo fino ai confini della terra e anche per quei credenti che vivono in una società apparentemente tollerante, ma in realtà ostile al messaggio di pace, giustizia, compassione, semplicità di vita, cui richiama il vangelo.

La testimonianza cristiana non è data solo con le parole ma è un farsi segno profetico nel mondo, "segno di contraddizione" come già fu Gesù (Lc 2,34). Ma anche quando sperimenta il rifiuto, la solitudine, l'avversità del mondo, il discepolo sa che può trovare nell'intimo del proprio cuore la pace e la gioia inviolabili del Consolatore, che è lo Spirito di Gesù con noi, nell'ora della prova, che ci separa dal non ancora del suo regno.

Preghiera

Rendici testimoni coraggiosi del tuo vangelo, Signore; rafforza la nostra fede e assicuraci il conforto del tuo Spirito nel momento della prova. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona