Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 20 marzo 2024

Fermati 1 minuto. Liberi perché autentici

Lettura

Giovanni 8,31-42

31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». 34 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; 36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37 So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. 38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». 39 Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! 40 Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». 42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.

Commento

La vita eterna è soltanto per fede, ma per essere veri discepoli occorre dimorare (gr. meìnete) continuamente in Cristo. L'obbedienza e la perseveranza alla parola di Gesù ci permette di fare esperienza della verità e della libertà (v. 31). Il riferimento non è a una verità frutto di speculazione intellettuale, ma alla verità che è Cristo stesso («Io sono la via, la verità e la vita»; Gv 14,6). Non si tratta di una semplice adesione della volontà ai contenuti della fede. Il cristianesimo autentico è l'esperienza di una relazione santificante con Cristo, che ci affranca dalle opere della legge per farci vivere nella grazia. 

I giudei che rispondono a Gesù protestando di non essere mai stati schiavi di alcuno non si riferiscono alla sfera politica, dal momento che Israele nel corso della sua storia è quasi sempre stato soggetto al dominio di altri popoli, ma alla schiavitù del peccato, dalla quale credono di essere liberi per la semplice discendenza carnale da Abramo e per il possesso della legge mosaica. 

Il tipo di schiavitù a cui Gesù si riferisce non è fisica ma spirituale, per questo egli non ha mai voluto essere identificato come un liberatore politico di Israele. Coloro che si lasciano affrancare da Gesù dalla schiavitù del legalismo sono realmente liberi. 

Gesù porta l'esempio pratico della differenza tra lo schiavo, che può essere venduto dal suo padrone e il figlio, che "resta per sempre nella casa" (v. 35). Poiché tutti, all'infuori di Cristo, hanno peccato, tutti sono schiavi del peccato; ma poiché Gesù è il figlio di Dio, chi rimane in lui è libero dalla pena del peccato mediante la giustificazione e dal potere del peccato mediante la santificazione. 

Nessun "lignaggio" è garanzia di salvezza, si tratti della figliolanza da Abramo, dell'appartenenza alla "stirpe cristiana" o di una presunta successione apostolica. Anche Paolo esorterà a "non aderire a favole e a genealogie interminabili, le quali sono più adatte a vane discussioni che non al disegno di Dio, che si attua nella fede" (1 Tim 1,3-4). 

Gesù ci insegna il profondo legame tra la verità e la libertà, invitandoci a rinunciare a quelle maschere che ci fanno sentire sicuri di noi stessi ma ci rendono schiavi della menzogna. Guardando in faccia ciò che realmente siamo potremo lasciarci trasformare da Dio, in un rapporto di autenticità che ci rende veri e pronti a conformarci alla sua immagine.

Preghiera

La tua verità ci renda liberi, Signore, affinché possiamo crescere in santità dimorando nella tua santa parola e compiendo le buone opere che ci hai chiamato a fare. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona