Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 30 marzo 2024

Il sepolcro vuoto. L'ultima parola sulla storia

COMMENTO ALLA LITURGIA DEL SABATO SANTO

Colletta

Concedi, Signore, che come siamo stati battezzati nella morte del tuo Figlio benedetto, nostro Signore Gesù Cristo, mortificando continuamente le nostre affezioni corrotte possiamo essere sepolti con lui e che attraverso la tomba e le porte della morte possiamo giungere alla gioiosa risurrezione; per i meriti di lui che è morto, è stato sepolto ed è risorto per noi, il tuo stesso Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

Lettura

Matteo 27,62-66

Commento

Oggi, Sabato Santo, è un giorno sospeso nel silenzio e nell’attesa, accanto al sepolcro di Gesù. La liturgia narra la vigilanza dei sacerdoti sul sepolcro, temendo un furto del corpo per negare la risurrezione. Questo sottolinea come il mistero pasquale, fin dall’inizio, sia stato contrastato da menzogne.

Gesù, deposto nella tomba, discende agli inferi, simbolo della sua solidarietà totale con l’umanità. Nella morte, tocca il fondo dell’esistenza, prendendo per mano Adamo ed Eva per condurli alla luce. Così, la morte non è vittoria: Dio trasforma il sepolcro in grembo di rinascita, ridonando vita attraverso il Figlio. La risurrezione, attesa nella notte, è l’ultima parola sulla storia: il male non prevale, il dolore è redento.

Il silenzio odierno ci invita a interiorizzare questo mistero: Cristo, entrato nei nostri “inferi”, spezza le catene che imprigionano il cuore. Affidiamoci a Lui, Signore della vita, che rigenera le nostre esistenze e promette luce oltre ogni tenebra. Credere nella risurrezione è abbandonarsi alla forza che vince la morte, sperando nella salvezza totale del mondo.

- Rev. Dr. Luca Vona