Tommaso d’Aquino, morto 750 anni fa il 7 marzo 1274, è uno dei giganti della teologia occidentale, secondo solo ad Agostino. Il cattolicesimo lo considera un campione, canonizzato nel 1323 e proclamato dottore della chiesa nel 1567.
La sua Summa theologiae fu accostata alla Bibbia al Concilio di Trento. Tommaso è stato avvicinato anche dalla sensibilità teologica protestante. Herman Bavinck, teologo riformato, ha adottato un approccio eclettico a Tommaso, riconoscendo aspetti della sua teologia che rientravano nella fede biblica e respingendo altri.
Tuttavia, è importante notare che Tommaso è stato il punto di partenza per molti sviluppi non biblici del cattolicesimo romano, da Trento al Vaticano II. I teologi protestanti, come Pietro Martire Vermigli e Francesco Turrettini, hanno esercitato discernimento teologico, apprezzando alcuni aspetti della sua teologia e respingendo altri.
Tommaso d’Aquino rimane un punto di riferimento importante nella teologia cristiana, ma è essenziale esercitare un discernimento critico rispetto al suo pensiero alla luce della Scrittura e della fede evangelica.
Le recenti pubblicazioni di Leonardo De Chirico, "Letture medievali (XII-XV secolo)" e "Engaging with Thomas Aquinas. An Evangelical Approach", possono essere risorse utili per un discernimento evangelico relativo a Tommaso d’Aquino.