La chiesa luterana e la chiesa cattolica ricordano oggi Nicola di Flüe, noto anche come Frate Klaus. Nicola nacque nel 1417 a Flüeli, nella regione di Obwalden, in Svizzera. Di umile origine contadina, condusse una vita semplice e devota. Si sposò con Dorotea von Wattenwyl e ebbe dieci figli.
Nonostante la sua vita familiare, sentì un profondo richiamo spirituale e nel 1467 lasciò la sua famiglia per dedicarsi completamente alla vita religiosa. Si ritirò nella solitudine delle montagne, vivendo come eremita. Durante questo periodo, condusse un'intensa vita di preghiera, meditazione e penitenza.
La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando numerosi pellegrini e devoti che cercavano la sua guida spirituale. Nicola di Flüe divenne noto per la sua saggezza, umiltà e capacità di consolare e consigliare coloro che lo cercavano.
Nel 1481, Nicola giocò un ruolo fondamentale nella risoluzione di una disputa tra cantoni svizzeri, che minacciava di scatenare una guerra civile. Grazie alla sua mediazione, riuscì a raggiungere un accordo pacifico noto come "Patto di Sant'Uffizio". Questo atto di pace contribuì alla sua venerazione come santo nazionale della Svizzera.