Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 1 gennaio 2022

Festa della Circoncisione del Signore

Nella primitiva liturgia romana in questo giorno veniva celebrata la memoria della nascita e della maternità divina di Maria, come testimonia la statio solenne di «Santa Maria ad martyres» del 1° gennaio.
Nell'oriente bizantino, invece, la Sinassi della santissima Madre di Dio viene celebrata all'indomani della solennità del Natale, il 26 dicembre.
Su influsso gallicano, e a seguito dell'introduzione da parte di papa Sergio nel corso del VII secolo di diverse festività mariane provenienti dall'oriente, alla memoria di Maria subentrò la festa della Circoncisione del Signore, volta a storicizzare la celebrazione del mistero dell'incarnazione attraverso la separazione simbolica dei momenti cruciali dell'economia salvifica del Verbo.
In epoca medievale, infine, per influsso di Beda il Venerabile, di Bernardo di Clairvaux e di Francesco di Assisi, si diffuse in occidente la devozione per il Nome di Gesù, che fu prescritta nel 1721 come festa obbligatoria per tutta la chiesa da celebrarsi la domenica tra il 1° gennaio e l'Epifania.
La compresenza di diversi influssi accolti e ordinati in un'unica solennità consente oggi alla chiesa d'occidente di sintetizzare nell'Ottava del Natale il significato fondamentale dell'incarnazione, che è la condiscendenza del Verbo, il quale volle assumere pienamente la nostra natura umana nascendo nella carne dalla vergine Maria e sottomettendosi alla Legge attraverso la circoncisione.
E mentre contempla l'abbassamento del Figlio, la chiesa glorifica il Nome di Gesù, che significa «il Signore salva», impostogli nel giorno della sua circoncisione, cogliendo così in pienezza il senso dell'incarnazione e volgendosi alla celebrazione dell'Epifania del Signore al popolo di Israele, alla chiesa e al mondo intero.

- Dal Martirologio ecumenico della Comunità monastica di Bose