Aelredo nacque ad Hexham nel 1110, in una famiglia di forte tradizione religiosa. Cresciuto alla corte del re di Scozia, nel 1133 egli decise all'improvviso di entrare nel monastero cistercense di Rievaulx, nello Yorkshire, che aveva visitato durante una missione compiuta per incarico del re. Sensibile e attento a dispiegare nella carità tutte le dimensioni dell'affectus del suo cuore, Aelredo si fece amare da tutti per il suo amore sincero e per la sua generosità.
Inviato a guidare la nuova fondazione di Revesby, dopo tre anni Aelredo tornò a Rievaulx come abate, incarico che mantenne fino alla morte. Fu un abate ricco di sapienza, attento ai doni di ciascuno, abile nel compaginare l'unità comunitaria a partire dalla varietà dei carismi concessi dal Signore a ciascuno dei suoi fratelli. Prima di morire, su richiesta di Bernardo di Clairvaux, che aveva stabilito con l'abate di Rievaulx una profonda sintonia spirituale, lasciò alcuni scritti di rara profondità e chiarezza sul valore dell'amicizia e della carità cristiana.
Aelredo morì il 12 gennaio 1167 nella sua abbazia.
Tracce di lettura
Lo Spirito, che ha stabilito la Scrittura, l'ha composta con tale abilità che essa è capace di innumerevoli significati. Lo Spirito rivela un certo senso a qualcuno, altri sensi ad un altro, per stimolare la ricerca. La Scrittura è così sempre nuova, ci incanta senza fine mediante un continuo rinnovamento che scaccia la noia. Ma bisogna nondimeno applicare un certo giudizio, sotto l'ispirazione dello Spirito, per discernere quali cose siano suggestioni diaboliche e per evitare il pericolo sempre presente di un'interpretazione puramente umana. Per questo abbiamo una regola di fede, sappiamo chiaramente che cosa speriamo e che i precetti della carità sono stati promulgati. Se ci viene in mente un'idea che non corrisponde a queste norme, bisogna senz'altro attribuirla al demonio o all'errore umano. Invece, tutto ciò che può essere onestamente fatto emergere dalle sante pagine e che contribuisce a illuminare la fede, a rianimare la speranza e a infiammare l'amore, non dubitate: ciò è stato posto tra le righe dallo Spirito stesso e da egli stesso vi è stato rivelato.
(Aelredo di Rievaulx, Sermone I su Isaia)
- dal Martirologio ecumenico della Comunità monastica di Bose