Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

martedì 22 giugno 2021

Fermati 1 minuto. Il decentramento necessario

Lettura

Matteo 7,6.12-14

6 Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
12 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14 quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!

Commento

I maiali e i cani sono considerati animali impuri dagli ebrei. Il principio per cui le cose sante non vanno date ai cani (v. 6) è la ragione per cui Gesù non compie miracoli per coloro che non credono (Mt 13,58). Ciò non contraddice l'amore per i nemici e la preghiera per i persecutori (Mt 5,44). Le cose sante e le perle rappresentano il principio di correzione fraterna, dopo che il discepolo ha rimosso "la trave" dal proprio occhio. Non dobbiamo astenerci dal predicare il vangelo anche ai malvagi e agli uomini profani, come attesta la predicazione di Gesù ai pubblicani e ai peccatori, ma di fronte a un cuore indurito il discepolo è esortato a scuotere la polvere dai propri piedi e rivolgersi altrove (Mt 10,14).

"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro" (v. 12) è la "Regola d'oro", presente prima di Cristo nei testi rabbinici, così come nei testi sacri induisti e buddhisti. Spesso in queste fonti è presente nella sua forma negativa "Non fare agli altri ciò che non faresti a te stesso". Privilegiando la forma positiva Gesù sottolinea che questo comandamento rappresenta un sommario e l'essenza dei principi etici contenuti nella Legge mosaica e negli scitti profetici.

Anche la metafora delle "due vie" - una che conduce alla vita, l'altra alla morte - ricorre nella filosofia e mella mitologia pagana (es. Ercole al bivio) e nell'Antico testamento (cfr. nel Sal 1; Dt 30,15). In questo contesto assume un orientamento escatologico. La porta stretta e la via angusta sono difficili da attraversare perché rappresentano la partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo.

Tutti possiamo entrare nella vita, ma si tratta di un percorso esigente, che richiede impegno, abnegazione, rinuncia al proprio egoismo, il decentramento necessario per assumere la prospettiva dell'altro da sé.

Preghiera

Guidaci, Signore, sulla via della vita e rendici testimoni fedeli della tua Parola, mediante la rigenerazione nella tua morte e risurrezione. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona