Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

lunedì 18 ottobre 2021

Luca, evangelista della misericordia

La maggior parte delle chiese cristiane ricordano oggi Luca, autore del terzo vangelo e degli Atti degli Apostoli. Luca era probabilmente siro di Antiochia, di origine pagana e medico. L'apostolo Paolo nelle sue lettere parla di lui come di un compagno assai caro, che resta al suo fianco durante le due prigionie romane; tutto lascia pensare che sia stato suo compagno durante il secondo e il terzo viaggio missionario. 
L'origine pagana non fece dimenticare a Luca che la salvezza ha origine in Gerusalemme e che è la città santa il luogo dove si deve realizzare questa salvezza: là è iniziato il vangelo, là terminerà la vicenda storica di Gesù e di là prenderà le mosse la missione universale degli apostoli, dalla Giudea alla Samaria fino ai confini della terra. Da vero scriba della misericordia di Cristo, Luca sottolinea a più riprese l'amore di Gesù per i peccatori e la grandezza del suo perdono. In Gesù trovano visibilità le «viscere di misericordia» di Dio verso i poveri e gli umili, mentre ai ricchi e ai superbi è riservato un duro monito. A tutti comunque è rivolto l'invito alla conversione, che comporta una scelta radicale di povertà e di abbandono in Dio. Per Luca è lo Spirito santo il protagonista di questo ritorno al Padre, e l'invocazione dello Spirito è la preghiera per eccellenza che non dobbiamo stancarci mai di rivolgere a Dio, sull'esempio di Gesù. Tradizioni diverse e spesso non conciliabili circondano gli ultimi anni della vita di Luca: anche se riceverà il titolo di martire, è più probabile che sia morto in età avanzata di morte naturale, in Beozia, dopo aver evangelizzato l'Acaia.

Tracce di lettura

L'opus proprium della comunità cristiana è il suo compito di annunciare al mondo il vangelo; essa è comunità missionaria. Attraverso testimoni sempre numerosi e sempre nuovi, agli uomini deve essere recato l'annuncio che Dio si è curato del mondo e l'ha soccorso, che perciò il mondo non è abbandonato a se stesso, ma è amato, salvato, custodito, governato da Dio, è condotto verso la sua salvezza, e dunque tutto ciò che in esso accade - l'intera vita umana, con tutta la sua problematicità e le sue triboazioni, il peccato, la colpa e la miseria, anzi la vita intera del creato - va rapidamente incontro alla rivelazione di ciò che Dio ha già compiuto in suo favore. La comunità deve proclamare al mondo la libera grazia di Dio e lo deve fare annunciando che questa è la speranza che le è data. Essa deve dire che Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è il salvatore del mondo che è venuto e ritornerà. Questo è l'annuncio del regno di Dio. Questo è il vangelo.
(K. Barth, Dogmatica ecclesiale III,4,579-580)

- Dal Martirologio ecumenico della Comunità monastica di Bose

Luca, evangelista