Lettura
Luca 11,42-46
42 Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43 Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. 44 Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
45 Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi». 46 Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!
Commento
I "guai" proclamati da Gesù in risposta alla domanda del fariseo appartengono a un genere letterario della tradizione profetica e costituiscono più un lamento che una maledizione. Il primo si riferisce a un'obbedienza selettiva della Legge. Il pagamento della decima è considerato obbligatorio per i prodotti della terra (Lv 27,30: Dt 14,22); Gesù rimprovera agli scribi e ai farisei di averla estesa alle erbe più piccole, segno della loro preoccupazione per le questioni da poco e dell'incuranza per quelle importanti.
Il secondo "guai" ha a che fare con la superbia delle guide spirituali, interessate a ricevere onori dal popolo. Il buon pastore non si mette in cattedra per essere adulato, ma passa davanti al gregge per guidarlo innanzitutto con il proprio esempio.
Il terzo "guai" utilizza l'immagine dei sepolcri imbiancati (v. 44), richiamando il pericolo di contaminazione derivante dal contatto con morti, ossa umane o sepolcri (Nm 19,16): i farisei sono visti come coloro che portano insidiosamente gli altri fuori strada, con la loro errata interpretazione della Legge.
Il legalismo, che aggiunge precetti a precetti e tradizioni a tradizioni, è una minaccia anche per la Chiesa. Le parole di Gesù mettono in guardia dal dispensare la legge a piene mani senza volerne sollevare il peso neanche con un dito.
Non sono "le erbette" a determinare la qualità della nostra vita spirituale, ma la giustizia e l'amore di Dio (v. 42), da ricercare e praticare con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente (Mt 22,37; Mc 12,30; Lc 10,27).
Preghiera
Rendici testimoni umili e fedeli del tuo amore, Signore; affinché la tua giustizia possa risplendere, attraverso il nostro buon esempio, davanti agli uomini. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona