Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

giovedì 28 gennaio 2021

Gli evangelici svizzeri contro la nuova legge su matrimonio e tecnologie riproduttive per coppie LGBT

Il parlamento svizzero ha approvato a dicembre la legge sul "matrimonio per tutti", che consente alle persone LGBT di adottare e utilizzare la tecnologia riproduttiva. Ora due iniziative cercano di raccogliere 50.000 firme per chiedere alla popolazione un referendum abrogativo.


L'Alleanza evangelica svizzera chiede un referendum per assicurarsi che la popolazione sostenga la legge sul "matrimonio per tutti" approvata dal parlamento del paese nel dicembre 2020.

IL referendum potrebbe essere indetto solo se 50.000 persone lo chiedessero nei primi tre mesi dopo l'approvazione della legge. Due iniziative sostenute da un certo numero di membri del Parlamento (compresi i due gruppi evangelici, Unione Democratica Federale e Partito popolare evangelico) hanno avviato lo sforzo per trovare firme sufficienti prima della scadenza di aprile.

La legge approvata dall'Assemblea federale della Svizzera (136 voti favorevoli, 48 contrari) e dal Consiglio degli Stati (24-11) consente alle coppie LGBT di accedere al matrimonio civile, all'adozione congiunta e alla donazione di sperma per le coppie lesbiche sposate.

Coloro che si battono per un referendum per fermare la legge avvertono che "cambiando le condizioni che consentono la riproduzione assistita dalla 'sterilità' al 'desiderio insoddisfatto di avere figli', la legge apre lo spazio per future richieste nel campo della medicina riproduttiva".

Gli evangelici spiegano perché sostengono il referendum

L'Alleanza Evangelica Svizzera ha incoraggiato i cristiani del Paese a rendere possibile il referendum. Respinge la legge “per diversi motivi, comprese le conseguenze negative per il bambino che cresce senza madre o senza padre”.

Inoltre, "non vi è alcuna ragione convincente per la parità di trattamento assoluta delle unioni eterosessuali e omosessuali perché differiscono in un punto centrale: la capacità di riprodursi naturalmente".

L'ente evangelico, che ha tra i suoi membri sia cristiani di chiese evangeliche libere che di chiese protestanti principali, afferma che "l'offerta di medicina riproduttiva alle coppie di donne prima o poi porterà alla richiesta di maternità surrogata per le coppie maschili e quindi alla strumentalizzazione del corpo umano".

L'Alleanza Evangelica Svizzera ha già spiegato questa posizione sia ai politici che alla società, aprendo attivamente conversazioni con le persone LGBT.

- Evangelical Focus, 27 gennaio 2021