Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

martedì 24 novembre 2020

Fermati 1 minuto. La fine e il fine della storia

Lettura

Luca 21,5-11

5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6 «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». 8 Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine». 10 Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11 e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.

Commento

Comincia con questi versetti del Vangelo di Luca il discorso di Gesù sugli ultimi tempi (discorso escatologico). Gli avvenimenti narrati riguardano la distruzione del Tempio e di Gerusalemme, ma sono di insegnamento anche per la Chiesa, su come dovrà attendere il ritorno di Cristo. 

Israele non ha accolto il messaggio di liberazione spirituale predicato da Gesù e perderà per sempre la propria libertà e i propri fasti. Questo è il rischio che corriamo anche noi se non lasciamo che il vangelo ci liberi dalla "nostalgia" del tempio e dai falsi profeti. 

La nostalgia del tempio è propria di una religiosità che pensa di poter racchiudere Dio dentro la maestosità degli edifici di culto e nell'apparente solidità dell'istituzione clericale. Si tratta di un atteggiamento che spegne lo spirito di profezia, la capacità della fede di essere lievito nel mondo. 

I falsi profeti, per contro, traggono il pretesto dagli eventi dolorosi che attraversano ciclicamente la vita su questa terra per annunciare l'imminenza della fine, prospettando facili vie di fuga, mediante una religiosità disincarnata e settaria.

Molte sono le tribolazioni che gli uomini di ogni tempo dovranno affrontare, ma "non sarà subito la fine" (v. 9). Le prove che siamo chiamati ad attraversare, individualmente e come comunità, rappresentano l'occasione per testare la nostra perseveranza e la nostra solidarietà con gli uomini, nell'attesa di quel fine ultimo della storia in cui Cristo ci attende.

Preghiera

Signore, che attraverso gli avvenimenti della storia ci guidi verso la liberazione e la risurrezione, aiutaci ad attenderti con speranza e operosità. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona