Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

giovedì 12 novembre 2020

Fermati 1 minuto. Attraverso le buie strade della storia

Lettura

Luca 17,20-25

20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». 22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione.

Commento

I farisei credono che il trionfo del Messia sarà immediato. Essi lo attendono come colui che capolvolgerà l'impero dei dominatori romani, per stabilire il suo regno millenario. Anche i primi cristiani attendevano il ritorno di Cristo e rimasero turbati dal suo ritardo, mentre infuriavano le persecuzioni da parte dei romani e dei giudei. 

Ma il programma di Cristo è completamente differente. Egli inaugura un'era in cui Dio governerà sui cuori mediante la fede. Tale regno non sarà confinato a una particolare area geografica, né visibile direttamente agli occhi umani. Verrà silenziosamente, invisibilmente, attraverso le strade buie e tormentate della storia, senza la grandiosità associata all'instaurazione di un re terreno.

«Il mio regno non è di questo mondo» (Gv 18,36), afferma Gesù. Il suo potere è sulle coscienze e  provoca una rivoluzione nei cuori, prima ancora che nella società civile.

Il regno di Dio è dentro e tra di noi. Non dobbiamo guardare a tempi lontani o luoghi remoti: è adesso, in mezzo a noi; è un regno spirituale, un principio interiore. 

Il regno di Dio si manifesta nella totale resa dell'uomo alla volontà del Padre, con la "nuda fede" nella sua azione salvifica, che squarcia con la sua luce le tenebre del peccato. A volte anche noi possiamo essere scoraggiati perché non vediamo segni di progresso "eclatanti" nella nostra vita spirituale. Ma nella croce di Cristo, che egli richiama in questo discorso, sappiamo che egli ha lavato i nostri peccati nel suo sangue e ha vinto per sempre il principe di questo mondo. 

Possiamo a ragione innalzare un inno di lode: "hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra»" (Ap 5,9-10).

Preghiera

Signore, noi ti offriamo i nostri cuori affinché tu possa renderci partecipi della crescita silenziosa del tuo regno in mezzo a noi. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona