Il 3 novembre 1600, nei pressi di Canterbury dove era parroco, conclude la sua parabola terrena Richard Hooker, «maestro della fede», secondo il titolo riconosciutogli dalla Chiesa d'Inghilterra. Nato a Heavitree nel 1554, ed educato al Corpus Christi College di Oxford, Richard fu ordinato presbitero e quindi si sposò.
Trasferitosi a Londra, divenne uno dei principali sostenitori della «via media» anglicana, cercando di contrastare sia le deviazioni del puritanesimo allora dilagante in Inghilterra, sia il peso eccessivo conferito a suo avviso dal cattolicesimo all'autorità all'interno della chiesa.
Egli sosteneva infatti che la chiave fondamentale per accedere alla conoscenza della volontà di Dio contenuta nelle Scritture è la ragione, la cui dignità è data dal fatto che Dio stesso ne ha fatto dono agli uomini. Obbedire alla ragione è per Hooker obbedire alla legge di natura stabilita da Dio attraverso la creazione.
Le scritture, insomma, per Hooker contengono certamente tutto ciò che è necessario alla salvezza, ma ciò che secondo la ragione o la tradizione, non è apertamente contrario ad esse non deve essere rigettato.
Egli è dunque colui che stabilisce i tre pilastri della teologia anglicana: Scritture, Tradizione e Ragione.
Persona di grande equilibrio, Hooker ha lasciato opere teologiche che testimoniano una profonda vita spirituale e un grande amore per l'uomo.
Tracce di lettura
Le scuole di Roma insegnano che la Scrittura è a tal punto insufficiente che, se non si aggiungessero le tradizioni, essa non conterrebbe tutta la verità rivelata e soprannaturale che i figli degli uomini devono assolutamente conoscere in questa vita per poter essere salvati in quella.futura. Altri condannano giustamente questa opinione, ma cadono parimenti in un estremismo pericoloso. Essi affermano infatti che la Scrittura non contiene soltanto le cose necessarie a quel fine, ma ogni cosa, cosicché agire secondo qualsiasi altra legge non solo è superfluo, ma persino contrario alla salvezza; sì, illegale e peccaminoso.
Ma qualsiasi discorso su Dio o su cose divine, se non corrisponde alla verità, è una pura offesa dell'intelligenza, anche se sembra apparire un onore.
(R. Hooker, Le leggi di governo della chiesa 11,8)
- Dal Martirologio ecumenico della Comunità monastica di Bose
Richard Hooker, 1544-1600 |