Il Rev. Dr. Luca Vona
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venerdì 6 dicembre 2019

Ambrosius Blarer e i riformatori di Costanza

La Chiesa luterana celebra oggi la memoria di Ambrosius Blarer.

Ambrosius Blarer (detto a volte Ambrosius Blaurer; 4 aprile 1492 - 6 dicembre 1564) fu un influente riformatore protestante nella Germania meridionale e nella Svizzera nord-orientale.

Ambrosius Blarer (1492-1564)


Blarer nacque nel 1492 in una delle principali famiglie di Costanza. Studiò teologia a Tubinga, dove incontrò Filippo Melantone, con il quale intrattenne una duratura amicizia. Dopo aver conseguito il titolo di Magister entrò nel monastero benedettino dell'abbazia di Alpirsbach.

Attraverso la sua corrispondenza con Filippo Melantone e suo fratello Thomas Blarer, studente a Wittenberg tra il 1520 e il 1523, Ambrosius Blarer fu ben informato sugli insegnamenti di Lutero e iniziò a diffonderli tra i suoi fratelli. Ciò portò a un conflitto tra lui e i suoi superiori e nel 1522 Blarer fuggì dal convento. Trovò rifugio nella sua città natale; Costanza era già sulla buona strada per essere riformata, quindi non dovette temere le conseguenze della violazione dei suoi voti. Tuttavia, continuò a indossare il suo abito religioso.

Nel febbraio del 1525, Blarer iniziò a predicare a Costanza e presto divenne una figura di spicco della riforma locale. Con il riformatore Johannes Zwick (suo cugino) e i loro fratelli, rispettivamente Konrad Zwick (fratello del cugino Johannes) e Thomas Blarer (fratello di Ambrosius), membri del consiglio comunale (in seguito Thomas divenne sindaco), Blarer aveva una squadra efficace e influente dal punto di vista spirituale per continuare la riforma.

Nato in una famiglia benestante, Blarer godeva di una buona educazione classica per i suoi tempi e, come monaco, era stato un obbediente e fedele seguace della Chiesa cattolica.
Anche quando abbracciò la Riforma non avrebbe voluto chiudere i monasteri, ma subordinarli alle idee protestanti. Attraverso gli scritti di Lutero, era divenuto consapevole della maggiore autorità e priorità della Bibbia, del Sola scriptura e della cattiva amministrazione e superficialità nella Chiesa cattolica, che si manifestavano soprattutto nell'idea di giustificazione mediante le opere e delle indulgenze. Come Lutero, vide e trovò nel solo Cristo il perdono, la salvezza dei peccati attraverso la crocifissione. Per grazia e riconoscenza, quindi, l'uomo nella fede dovrebbe orientarsi a Cristo e affidarsi a lui. Può farlo senza un sacerdote, un mediatore speciale, come rappresentato dal termine "sacerdozio comune dei fedeli" (a sua volta, derivante dall'idea della Chiesa come Corpo di Cristo, unico suo capo, e dal ruolo sacerdotale di Cristo, unico mediatore presso il Padre). 

La comunità cristiana, secondo Blarer rappresentata dal governo, dovrebbe eleggere e nominare i pastori. Su questo punto seguì le idee di Zwingli. Fece una campagna per l'unità e la pace tra le chiese protestanti e ha cercò di mediare tra i seguaci di Lutero e Zwingli. Non investì molto nelle formulazioni e negli scritti teologici, ma fece sì che le persone seguissero Cristo e un modo di vivere gradito a Dio. Con gli ordinamenti comunali contribuì al miglioramento del sistema sociale, dell'istruzione, della cura dei poveri, dei malati e delle vedove.

Un'altra specificità della riforma di Costanza fu l'amore per la musica. Ambrosius scrisse molte canzoni educative e religiose che furono cantate come parte della liturgia. Molte delle sue canzoni sono ancora presenti nell'innario svizzero evangelico.

Come Martin Bucer di Strasburgo, la teologia di Blarer fu fortemente influenzata sia da Zwingli che da Lutero. Egli cercò di trovare una posizione accettabile per entrambe le parti.

Ambrosius Blarer mantenne una vasta rete di corrispondenza con molti riformatori. Tra i più noti vi furono: Filippo Melantone, Ulrico Zwingli, Giovanni Calvino, Martin Bucer, Enrico Bullinger, Andrea Carlostadio e Giovanni Ecolampadio.

Le ambizioni dei riformatori di Costanza furono infrante nel 1548. A differenza degli altri membri della Lega Smalcaldica Costanza aveva rifiutato di negoziare con l'imperatore Carlo V a meno che non fosse stato loro concesso il diritto di mantenere la fede protestante. Questo si concluse con la battaglia alle porte della città il 6 agosto 1548, che vide la vittoria delle truppe della città di Costanza, ma per evitare ulteriori perdite, il consiglio dovette finalmente concordare le condizioni dell'Imperatore. Poiché avevano rifiutato i negoziati per così tanto tempo, non solo furono costretti ad abbandonare la loro fede protestante, ma persero anche il titolo di Città Libera Imperiale e divennero soggetti all'Austria dei cattolici Asburgo.

Blarer era già fuggito prima della battaglia. Visse il resto della sua vita in esilio, a Bienne e Winterthur. Nella Confederazione svizzera continuò a predicare il Vangelo e a consigliare numerosi riformatori che si rivolgevano a lui per chiedere aiuto. Morì a Winterthur il 6 dicembre 1564, ma già dal 1548 non vi era stato più spazio per lui, riformatore "non-conformista" e mediatore, in una Germania sempre più lacerata dai conflitti confessionali.