Nato nel 1635 nell'Alsazia superiore, nei pressi di Colmar, Philipp Jackob Spener era stato avviato fin da giovane alla carriera ecclesiastica. La sua educazione religiosa risentì dell'influsso delle opere di Johann Arndt, teologo luterano di orientamento mistico, aperto alla spiritualità di Bernardo di Chiaravalle. Philipp Jakob aggiunse una solida formazione teologica conseguita all'università di Strasburgo, dove approfondì la conoscenza degli scritti di Lutero.
Terminati gli studi teologici a Strasburgo, fu chiamato come "seniore" (primo parroco) a Francoforte sul Meno: qui cominciò a organizzare riunioni periodiche di fedeli per la lettura della Bibbia e altre pratiche di pietà (da tali riunioni nacquero i Collegia pietatis).
Alla necessità di una più intensa vita di preghiera e di comunione, egli seppe aggiungere nei suoi scritti un forte orientamento pratico, che farà di lui e dei suoi seguaci dei testimoni profondamente influenti sui costumi dei cristiani tedeschi.
Ormai conosciuto in tutta la Germania, Spener divenne prima predicatore alla corte del duca di Sassonia, per poi essere nominato preposito della Nikolaikirche di Berlino e membro del concistoro della chiesa luterana. Nonostante i molti apprezzamenti ricevuti, tuttavia non risparmiò mai a nessuno, neppure ai suoi patroni, come il duca di Sassonia, critiche anche dure fondate sul vangelo e sul primato della fede nella vita di chi si proclama cristiano.
Sulla base della sua esperienza pubblicò nel 1675 i Pia desideria, che erano destinati a essere considerati come il manifesto del pietismo: in essi Spener svolgeva una violenta polemica contro i rappresentanti della chiesa luterana e sosteneva la necessità di una nuova iniziativa o riforma religiosa basata sul senso dell'esperienza mistica. Presto a Spener venne in aiuto il discepolo A. H. Francke, molto più polemico contro il tradizionale orientamento teologico. Fatto segno a violenti attacchi, Spener si ritirò prima alla corte di Dresda, poi a Berlino. Su sua iniziativa fu fondata nel 1694 l'Università di Halle, che divenne il centro maggiore del pietismo. Si spense a Berlino nel 1705.
Tracce di lettura
Tutto il nostro cristianesimo consiste nell'uomo interiore o nuovo, la cui anima è la fede e i cui frutti sono i frutti della vita; questa ritengo sia la questione principale: che le prediche che facciamo siano in generale dirette a questo scopo.
Da una parte esse dovrebbero mirare a mostrare come i preziosi benefici divini si indirizzino all'uomo interiore, in modo che così la fede e in essa quest'uomo interiore vengano sempre più rafforzati.
Ma dall'altra parte dovrebbero mirare a promuovere le opere, in modo che non siamo affatto contenti di condurre le persone esclusivamente all'abbandono dei vizi e all'esercizio delle virtù esteriori, e quindi ad avere a che fare soltanto con l'uomo esteriore, cosa che può fare anche l'etica pagana. Dobbiamo piuttosto porre il fondamento proprio nel cuore, mostrare che è pura ipocrisia ciò che non procede da questo fondamento, e abituare le persone a lavorare prima di tutto a questa interiorità, a risvegliare in sé l'amore di Dio e del prossimo attraverso mezzi adeguati, e a operare poi in base ad esso.
(P. J. Spener, Pia desideria)
- Fonti: Enciclopedia Treccani; Martirologio ecumenico della Comunità monastica di Bose