Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

martedì 16 febbraio 2021

Fermati 1 minuto. L'unico pane che basta a saziarci

Lettura

Marco 8,14-21

14 Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. 15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16 E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». 17 Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, 19 quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20 «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». 21 E disse loro: «Non capite ancora?».

Commento

Gesù è salito in barca con i suoi discepoli per dirigersi da Dalmanùta verso Betsaida. Ha appena discusso con i farisei, i quali gli chiedevano un segno dal cielo. I discepoli si sono imbarcati dimenticando di fare provviste e hanno con se un pane solo. Gesù, che forse sta ancora pensando a quanto accaduto, li esorta a guardarsi "dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode" (v. 15). 

I discepoli iniziano a discutere fra loro per il fatto di non avere pane. Il verbo greco dielogízonto indica una vera e propria disputa. Probabilmente iniziano a darsi la colpa l'un l'altro. 

Nella Bibbia il simbolo del lievito è usato sia per indicare gli influssi positivi (Mt 13,33) che, più frequentemente, quelli negativi. Il "lievito" dei farisei comprende i loro falsi insegnamenti e il loro comportamento ipocrita. Il "lievito" di Erode Antipa rappresenta la sua condotta immorale. Farisei ed erodiani, sebbene contrapposti a livello ideologico, erano uniti dal sentimento di avversione nei confronti di Gesù. 

Le cinque domande rivolte da Gesù ai discepoli sono un ammonimento per non avere compreso il senso delle sue parole preoccupandosi degli aspetti materiali, per i quali egli può senz'altro provvedere. I discepoli ricordano bene il miracolo dei cinque pani moltiplicati per i cinquemila e quello dei sette pani moltiplicati per i quattromila, ma non ne hanno compreso il significato. Forse dubitano che un altro miracolo possa compiersi avendo un solo pane. Vorrebbero "una scorta" di pani per sentirsi tranquilli e dimenticano la raccomandazione di Gesù di viaggiare senza borsa né bisaccia (Lc 10,4). 

I discepoli si lamentano di avere un solo pane ma non si accorgono di avere con sé Gesù, il pane vivo disceso dal cielo (Gv 6,51), che sazia la nostra fame di senso e di felicità. 

Dobbiamo guardarci affinché le nostre preoccupazioni presenti non ci facciano dimenticare i benefici ricevuti da Dio, la sua sollecitudine verso le nostre necessità corporali e spirituali; al contempo dobbiamo farci noi stessi pane, come Gesù, per il nostro prossimo, supplendo alle sue necessità. 

La presenza vivificante del lievito buono dello Spirito non ci scivoli addosso nelle nostre giornate, ma penetri nel profondo del cuore e ci trovi consapevoli dell'azione della grazia: "Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici" (Sal 102,2). 

Preghiera

Moltiplica in noi la tua grazia Signore, affinché possiamo crescere nella comunione con te e nella condivisione dei tuoi beni con il nostro prossimo. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona