Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

venerdì 26 febbraio 2021

Fermati 1 minuto. La strada giusta per presentarsi a Dio

Lettura

Matteo 5,20-26

20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
23 Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
25 Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

Commento

Gli scribi e i farisei erano gli insegnanti della legge e avevano fama di essere grandi osservanti della stessa. Gesù ci chiede di "superarli" non limitandoci a un'obbedienza puramente esteriore, ma ricercando il rigore della carità. Egli parla con l'autorità di un legislatore e non di un semplice interprete o commentatore della legge - "io vi dico" (v. 20), non "così dice il Signore" - e approfondisce i precetti consegnati da Dio sul Sinai, portandoli a pieno compimento. Sul Calvario, appeso alla croce, fisserà su di essa la legge suprema dell'amore.

Gesù considera la collera e le ingiurie - che a seconda del loro grado di gravità venivano condannate (anche a morte) da parte di un tribunale locale o del sinedrio - meritevoli della Geenna, la valle di Hinnom, posta a sud di Gerusalemme, maledetta dal re Giosia (perché sede del culto di Moloch, cui venivano offerti sacrifici umani) e destinata a immondezzaio della città. Poiché nella Geenna ardeva continuamente il fuoco, nei Vangeli è presa a simbolo dell'Inferno. 

Il rigore cui richiama Gesù ci fa comprendere quanto sia difficile per l'uomo adempiere in pienezza i suoi precetti. L'unica giustizia dalla quale il peccatore può essere giustificato è la perfetta giustizia di Cristo, imputata a nostra salvezza mediante la fede in lui. Questo non ci esime, tuttavia, dall'impegno sulla via della santificazione, che la grazia ci spinge a percorrere. 

Gesù ci invita a sanare immediatamente le nostre relazioni quando entriamo in contesa con qualcuno e stabilisce il primato dei rapporti fraterni rispetto allo stesso culto sacrificale presso il tempio, cuore della religiosità ebraica. La strada per presentarci innanzi a Dio in adorazione passa attraverso la riconciliazione con il nostro prossimo.

Preghiera

Insegnaci a guardare a te, Signore, che sei mite e umile di cuore; affinché fissando lo sguardo sulla tua passione possiamo imparare a offrire il perdono ai nostri nemici. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona