Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

giovedì 31 dicembre 2020

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Lettura

Luca 3,23-38

23 Gesù, quando cominciò a insegnare, aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, di Eli, 24 di Mattàt, di Levi, di Melchi, di Iannài, di Giuseppe, 25 di Mattatìa, di Amos, di Naum, di Esli, di Naggai, 26 di Maat, di Mattatìa, di Semèin, di Iosec, di Ioda, 27 di Ioanan, di Resa, di Zorobabele, di Salatiel, di Neri, 28 di Melchi, di Addi, di Cosam, di Elmadàm, di Er, 29 di Gesù, di Eliezer, di Iorim, di Mattàt, di Levi, 30 di Simeone, di Giuda, di Giuseppe, di Ionam, di Eliachim, 31 di Melea, di Menna, di Mattata, di Natan, di Davide, 32 di Iesse, di Iobed, di Boos, di Sala, di Naàsson, 33 di Aminadàb, di Admin, di Arni, di Esrom, di Fares, di Giuda, 34 di Giacobbe, d'Isacco, d'Abraamo, di Tara, di Nacor, 35 di Seruc, di Ragau, di Falec, di Eber, di Sala, 36 di Cainam, di Arfàcsad, di Sem, di Noè, di Lamec, 37 di Matusala, di Enoc, di Iaret, di Maleleel, di Cainam, 38 di Enos, di Set, di Adamo, di Dio.

Meditazione

La genealogia di Luca, rispetto a quella presentata da Matteo, si muove a ritroso e si riferisce a Giuseppe in quanto padre legale di Gesù (essendo sposato con Maria). Sebbene abbia già precedentemente raccontato della nascita verginale di Gesù da Maria, Luca specifica ancora che Gesù era figlio, "come si credeva " (v. 23), di Giuseppe; dopodiché propone una sfilza di nomi che vengono a costituire una di quelle pagine delle Scritture che verrebbe voglia di saltare a pié pari. Si tratta, invece, di versetti molto importanti, perché costituiscono come il "certificato di nascita" di Gesù e ci rivelano verità pregnanti sulla sua natura e la sua missione. Nella sua genealogia Luca non si ferma ad Abramo, ma risale fino ad Adamo, capostipite dell'umanità e direttamente plasmato da Dio. Gesù è dunque presentato come il "nuovo Adamo". Come questi è chiamato "figlio di Dio" (v. 38); ma Gesù è figlio di Dio perché, come recitiamo nel credo Niceno, è "della stessa sostanza del Padre", da lui direttamente "generato, non creato". Il Padre stesso, nel battesimo al Giordano, presentato nel brano evangelico immediatamente precedente la genealogia, proclama Gesù, con una voce dal cielo, suo "figlio prediletto" (Lc 3,22). Il diavolo, che compare nelle tentazioni di Gesù nel deserto, nel brano immediatamente successivo alla genealogia, si rivolge lui dicendo "Se tu sei il Figlio di Dio" (Lc 4,3). Così anche i demoni, in occasione degli esorcismi, riconosceranno Gesù come Figlio di Dio (Lc 4,41). Infine, i sommi sacerdoti esorteranno Gesù a dirgli se egli è il Figlio di Dio (Lc 22,70). Gesù è dunque il nuovo Adamo perché assumendo interamente la nostra umanità la congiunge in modo mirabile alla divinità, e offrendosi in sacrificio per noi sulla croce per annullare la colpa del nostro progenitore, diviene il primogenito di coloro che risuscitano dai morti (Col 1,18). Al principio della genealogia Luca ci informa che Gesù iniziò il suo ministero quando aveva circa trent'anni. Questa era l'età in cui poteva essere intrapreso l'ufficio di profeta, sacerdote o re. Questo sarà il triplice mandato di Gesù, anche se egli non sarà sacerdote nel senso Levitico, come coloro che devono offrire continuamente sacrifici prima per i propri peccati e poi per gli altri nel tempio (Eb 7,27); egli è il sacerdote universale che offre se stesso nel "sacrificio pieno, perfetto e sufficiente per i peccati del mondo intero" (cf. The Book of Common Prayer). Anche la sua regalità appartiene a una dimensione cosmica e non meramente terrena - "Il mio regno non è di questo mondo" (Gv 18,36); assunta l'umile condizione del servo sofferente (Is 53,5-12) aprirà per noi le porte della misericordia, fino al suo ritorno nella veste di giudice universale. Vero Figlio di Dio e vero figlio di Adamo, Gesù è il mediatore perfetto per rendere i figli di Adamo figli di Dio per adozione e per grazia.

Preghiera

Dio onnipotente, concedici di essere figli nel tuo Figlio, affinché possiamo essere liberati dalla miseria e dal peccato ed essere introdotti nella gioia senza fine. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona