Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

lunedì 12 febbraio 2024

Fermati 1 minuto. Gesù, segno tangibile dell'amore divino

Lettura

Marco 8,11-13

11 Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12 Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione». 13 E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda.

Commento

Di fronte alle affermazioni messianiche di Gesù i farisei, non soddisfatti dai numerosi miracoli da lui compiuti, chiedono un ulteriore segno, un prodigio di natura astronomica. Gesù, che pure ha compiuto numerosi miracoli, si rifiuta di venire incontro alla loro cecità spirituale. Il segno supremo sarà dato dalla sua risurrezione. 

I farisei non sono esauditi nella loro richiesta per tre ragioni. La loro intenzione non è retta: essi chiedono un segno sperando che Gesù non sia in grado di realizzarlo, al fine di gettare discredito su di lui e dimostrare che egli non è il Messia atteso. In secondo luogo non hanno saputo interpretare i numerosi segni offerti, dal battesimo al Giordano - dove il Padre e lo Spirito hanno reso testimonianza a Cristo - ai numerosi miracoli di guarigione e liberazione. Infine, se anche gli fosse concesso un segno ulteriore e definitivo della messianicità di Gesù i farisei non si accontenterebbero di un segno qualsiasi ma di quello che indichi Gesù come il tipo di Messia che essi aspettano: un restauratore politico di Israele e un legislatore conforme alla loro idea legalistica della religione giudaica. 

Anche noi possiamo essere tentati di chiedere a Dio di agire secondo il nostro volere per accordargli fiducia; rischiamo di chiedere segni che lungi dall'indicarci la volontà di Dio, siano una conferma delle nostre convinzioni e la realizzazione di quello che è, secondo il nostro punto di vista, il miglior bene. Ma Gesù ci ha insegnato a chiedere al Padre che sia fatta la sua volontà e ci invita ad affidarci a lui che si prende cura dell'erba dei campi, degli uccelli del cielo (Mt 6,25-34) e ancor più dei propri figli. 

Davanti all'ostinazione e all'ostilità dei farisei Gesù trae "un profondo sospiro" (v 12), letteralmente geme (gr. anastenaxas) e passa all'altra riva (v.13). È come la prefigurazione di quanto avverrà sulla croce, nel suo passaggio dalla morte alla risurrezione, quando al suo spirare saranno sconvolte le potenze del cielo e della terra (Mt 27 51) e il centurione esclamerà "Davvero costui era Figlio di Dio!" (Mt 27,54).

Preghiera

Signore Gesù Cristo, tu sei segno tangibile dell'amore del Padre. Apri inostri occhi affinché sappiamo riconoscerti per giungere alla vita eterna. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona