Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

domenica 18 febbraio 2024

L'ora della prova

COMMENTO ALLA LITURGIA DELLA PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA

Colletta

O Dio, che per amor nostro hai digiunato quaranta giorni e quaranta notti; donaci la grazia di praticare l’astinenza per sottomettere il nostro corpo allo Spirito; affinché possiamo sempre essere docili alle tue buone ispirazioni di giustizia e santità, per tuo onore e gloria. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, unico Dio, nei secoli dei secoli. Amen

Letture

2 Cor 6,1-10; Mt 4,1-11

Commento

Gesù viene preparato al suo ministero con il battesimo al Giordano, dove riceve la testimonianza del Padre, e con le tentazioni nel deserto, dove viene sospinto dallo Spirito. È questa una tappa obbligata anche per noi; infatti quanto più grandi saranno le manifestazioni della grazia nel nostro cammino spirituale, tanto più forti saranno le prove che seguiranno per mantenerci nell'umiltà. Così ammonisce il libro del Siracide: "Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione" (Sir 2,1). 

Gesù ha accettato di essere tentato facendosi carico della nostra fragilità; ma se il tentatore aveva trionfato sul primo Adamo, è sconfitto da Cristo, il secondo Adamo, che ha liberato l'umanità schiava del peccato. Egli, infatti, "proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova" (Eb 2,18) e "non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato" (Eb 4,15). 

Vi è un parallelo tra i quaranta giorni di Gesù nel deserto e i quarant'anni di peregrinazioni di Israele prima di entrare nella terra promessa; con il soggiorno di quaranta giorni di Mosè sul Monte Sinai e del profeta Elia - restauratore della Legge - sul Monte Oreb. Gesù è colui che ripara le infedeltà alla prima alleanza, ma anche il legislatore del nuovo patto, esteso all'intera umanità. 

Le tentazioni sono presentate nel Vangelo di Matteo nella forma di una disputa rabbinica; sia il diavolo che Gesù citano passi delle Scritture, il primo in maniera ingannevole, mentre Gesù ne svela il senso autentico. Possiamo difenderci dalle insidie del Maligno con la parola di Dio, ma solo se viene letta con fede, alla presenza di Cristo.

Con la prima tentazione Satana cerca di mettere a repentaglio la relazione dell'uomo con Dio, insinuando che questi non è Padre o non è un Padre che desidera il bene dei suoi figli. Non esorta Gesù a pregare il padre affinché trasformi le pietre in pane ma affinché le trasformi egli stesso. L'uomo è tentato in questo modo quando rompe la propria relazione con Dio e pensa di poter confidare unicamente in se stesso; ogni volta che cade in una sorta di "pensiero magico", pensando di poter modificare la realtà con l'ideologia, la scienza, la tecnica, gli idoli del suo tempo.

Con la seconda tentazione il diavolo pone Gesù in cima al Tempio di Gerusalemme, il luogo più santo della città santa e lo esorta a chiedere a Dio un prodigio che susciti ammirazione. Ma Gesù rifiuta, perché ha spogliato se stesso della propria potenza divina facendosi simile agli uomini, per insegnare la mansuetudine, l'umiltà, il servizio vicendevole.

Nella terza tentazione Satana offre a Gesù i regni di questo mondo, di cui egli è principe, ma un principe spodestato. Nel tempo che lo separa dal compimento della storia, l'uomo è tentato di disconoscere l'autorità di Dio, sottomettendosi al padre della menzogna. Ma il Maligno è stato vinto dall'incarnazione e dalla croce di Cristo, e il suo potere è limitato a ciò che la volontà di Dio gli concede di fare, fino al giorno in cui il Figlio tornerà sulla terra per prendere possesso del suo regno.

Luogo spaventoso per la sua desolazione, il deserto è luogo in cui ci si può avventurare solo se sospinti dallo Spirito, il quale ci chiama a questa esperienza per educarci alla lotta e metterci davanti alla nostra fragilità. Restando saldi nella fede che Cristo ha sconfitto il nemico e combatte con noi potremo trionfare sulla tentazione e gustare il pane del cielo amministrato dagli angeli.

- Rev. Dr. Luca Vona