Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

giovedì 11 marzo 2021

Fermati 1 minuto. La guardia affidabile del palazzo

Lettura

Luca 11,14-23

14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. 15 Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». 16 Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17 Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18 Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 19 Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 20 Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
21 Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
23 Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Commento

A Dio è sufficente un dito per sconfiggere Satana. Quello stesso dito che scrisse i comandamenti sulle tavole in pietra della legge interviene ora a liberare l'uomo dalla schiavitù alla quale è sottoposto dal Maligno.

Gesù non minimizza l'azione del diavolo, definito "forte e ben armato" (v.21). Non è un nemico che possiamo sconfiggere confidando in noi stessi, ma ricorrendo alla grazia di Cristo: questi è capace di vincerlo e di "distribuire il suo bottino". 

In questo episodio del Vangelo di Luca l'uomo muto diventa immagine dell'incapacità di relazionarsi con il prossimo e con Dio. Quando il cuore si converte al vangelo, l'uomo pone al servizio del regno di Dio tutti quei beni e quelle facoltà che fino a prima erano degli idoli che lo rendevano schiavo. La guardia del suo "palazzo", la custodia della sua vita e dei suoi talenti, non sono più affidate alle potenze di questo mondo. Tutto è al sicuro nelle mani di Dio, e il "bottino" sottratto al Maligno è ora distribuito con generosità (v. 22).

Quando siamo liberati dai lacci del male la nostra lingua si scioglie nella lode del Signore. Per questo l'accusa mossa a Gesù di scacciare i demòni per opera del capo dei demòni è del tutto illogica: “Nessuno può dire: Gesù è il Signore, se non nello Spirito Santo” (1 Cor 12,3). 

Guardiamoci, dunque, dall'errore di coscienza, spesso dettato dall'invidia, che fa vedere il male laddove c'è il bene. Gesù dichiara che chi non è con lui è contro di lui, ma poco dopo farà un'affermazione del tutto speculare, dicendo che chi non è contro di lui è con lui (Lc 11,23). Le parole di Gesù sono un invito all'unità nel suo nome, perché "ogni regno diviso in se stesso va in rovina" (v. 17). Lasciamo dunque che la grazia ci apra gli occhi per vedere lo Spirito di Dio in azione in ogni scorcio di bontà e di bellezza.

Preghiera

Stendi la tua mano Signore, e liberaci da ogni male; affinché affrancati dalla grazia possiamo magnificare la tua gloria. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona