COMMENTO ALLA LITURGIA DEL LUNEDI DELL'ANGELO
Colletta
O Dio, il cui Figlio benedetto si è manifestato ai suoi discepoli nello spezzare del pane; apri, ti preghiamo, gli occhi della nostra fede affinché possiamo contemplarti in tutte le creature. Per lo stesso tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Lettura
Marco 16,9-20
9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
12 Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
14 Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
Commento
Il brano evangelico di oggi, considerato un'aggiunta tardiva al testo di Marco, ci offre uno sguardo su una situazione simile alla nostra, dove la fede vacillava a causa delle difficoltà e delle incertezze del tempo. Anche noi infatti, di fronte alle turbolenze del mondo, possiamo sentirci scoraggiati.
Tuttavia, possiamo trovare conforto nel vedere come Gesù non abbandona gli apostoli nonostante la loro durezza di cuore. Egli li corregge, sì, ma li invia anche in missione, perché solo chi conosce il perdono può annunciare il perdono, solo chi è stato amato può amare liberamente.
I segni che accompagnano la vita dei credenti sono manifestazioni di questo amore che vince il male con il bene. Dobbiamo porre particolare attenzione al segno centrale: "prendere i serpenti". Questo significa riconoscere e affrontare il male, sia dentro di noi che intorno a noi, anziché ignorarlo o attribuirlo ad altri. Potrebbe sembrare difficile, ma con Gesù al nostro fianco, possiamo trovare il coraggio di farlo.
Infatti, è proprio Gesù che opera con noi e rende salde le nostre parole e le nostre azioni. Egli conosce le nostre debolezze e, nonostante tutto, ci invita a diffondere il Vangelo senza riserve, con fiducia nella sua parola e nella sua misericordia.
Siamo dunque chiamati a non chiuderci nelle nostre insicurezze, ma ad affidarci completamente a Gesù e alla sua opera in noi. Solo così potremo compiere la missione che ci è stata affidata: annunciare il Vangelo a tutta la creazione.
- Rev. Dr. Luca Vona