Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 1 aprile 2020

L'eucaristia ci rende portatori di Cristo. Le catechesi mistagogiche di Cirillo di Gerusalemme

Poiché Gesù stesso lo ha dichiarato, e ha detto del pane: "Questo è il mio corpo", chi dunque oserebbe ancora dubitarne? Poiché ha affermato ed ha detto: "Questo è il mio sangue", chi può voler contestare e dichiarare che non è il suo sangue? Pertanto veniamo dunque con piena convinzione a partecipare del corpo e del sangue di Cristo. Sotto le apparenze del pane ti è donato il suo corpo; sotto le apparenze del vino ti è distribuito il suo sangue; e partecipando al corpo e al sangue di Cristo, tu diventi un solo corpo, un solo sangue con lui. Sì, diventiamo veramente dei portatori di Cristo, poiché la sua carne e il suo sangue si diffondono nelle nostre membra. Sì, secondo l'espressione del beato apostolo Pietro, diventiamo partecipi della natura divina.
Questo pane non è più pane, malgrado la testimonianza del gusto, bensì il corpo del Cristo; questo vino non è più vino, checché ne dicano i sensi, bensì il sangue di Cristo.
Allora non considerare più come elementi ordinari questo pane e questo vino: è veramente il corpo e il sangue di Cristo secondo l'affermazione stessa del Maestro. Se i sensi ti suggeriscono la prima idea, la fede al contrario ti dia piena sicurezza. Non giudicare la realtà dal gusto, ma la tua fede ti persuada che in tutta verità sei stato giudicato degno del corpo e sangue di Cristo. (Cirillo di Gerusalemme, Catechesi mistagogiche; 4,1.3.9.6)

Saint Cyril of Jerusalem.jpg
Cirillo di Gerusalemme (ca 313-387)