Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 15 aprile 2020

La consacrazione eucaristica secondo Giovanni Crisostomo

Credi che si produca oggi lo stesso banchetto di quello dove Cristo era a tavola, e che questo banchetto non è differente da quello, giacché non è vero che questo sia preparato da un uomo mentre quello lo fu da lui stesso (Migne Gr. 58,507). Oggi come un tempo, è il Signore che compie e offre tutto  (Migne Gr. 61,228). Noi assumiamo il ruolo di servitori ma è lui che benedice e trasforma (Migne Gr. 58,744). Non la potenza di un uomo fa delle offerte il Corpo e il Sangue di Cristo, ma quello stesso Cristo che è stato crocifisso per noi. Il sacerdote che, in piedi, pronuncia le parole sante, è la figura del sacerdote vero, ma la grazia e la virtù di quelle parole vengono da Dio. Il sacerdote dice "questo è il mio corpo" e queste parole cambiano la natura delle offerte. La benedizione del Signore "crescete, moltiplicatevi e riempite la terra" benché sia stata pronunciata una volta sola ha conferito indefinitamente alla natura umana il potere di perpetuarsi. Così questa parola del Salvatore, una volta pronunciata, è bastata e basterà per operare sulla mensa di tutte le chiese, dall'ultima Pasqua di Gesù Cristo fino ai giorni nostri e fino al suo avvento, il compimento del più perfetto dei sacrifici (Migne Gr. 49,380.389). - San Giovanni Crisostomo; dalle Omelie