Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. Rm 12,1 (Nuova Diodati)
Paolo chiama l'atto di intera consacrazione "sacrificio ragionevole". Arrendersi a Dio è una richiesta ragionevole perché tutti possono adempiervi. Se Dio richiedesse del talento, qualcuno potrebbe restare escluso. Se chiedesse soldi, qualcuno potrebbe non essere in grado di pagare. Ma quando Dio chiede una resa di me stesso alla sua volontà chiede qualcosa che è totalmente alla mia portata.
Ciò non è ragionevole anche in considerazione di quello che Dio ha fatto per me? Mi ha donato la vita. Non dovrei liberamente condividere la mia vita con lui? Mi ha donato il suo unico Figlio, morto per i nostri peccati. Non dovrei rinunciare al peccato? Mi offre la vita eterna. Non è ragionevole accettare questa offerta?
La mia mente mi dice che opporre resistenza sarebbe folle e fatale.