non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi. Rm 6,13
Dio può utilizzare ogni cosa e ogni capacità che gli consacro, ma egli è principalmente interessato a me stesso.
Gesù chiede al giovane ricco di abbandonare le proprie ricchezze perché esse rappresentano una volontà che non si è arresa a Dio. Il supremo interesse del giovane per i propri beni personali pone Dio in secondo piano.
Possiamo rinunciare a molte cose senza troppa fatica, ma Dio alla fine punta il dito verso quell'unica cosa, contraria alla sua volontà, il cui prezzo è per noi al di sopra di ogni altra. Questo è il test cruciale per comprendere se la nostra vita è guidata dall'amor proprio o dalla volontà di Dio.