Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Rm 12,1
Basta un attimo di riflessione per considerare che quello che mangiamo, l'aria che respiriamo, la forza per compiere il nostro lavoro quotidiano, ma anche i nostri familiari e i nostri amici sono un dono della misericordia di Dio.
Ma come cristiani sappiamo che è un dono di Dio anche il perdono dei peccati che ci è stato ottenuto per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo; è un dono di Dio la compagnia dei nostri fratelli e sorelle nella fede; è un dono di Dio la possibilità di parlare con lui nella preghiera.
Per questo diciamo con il salmista: "Benedici, anima mia, il SIGNORE; e tutto quello ch'è in me, benedica il suo santo nome" (Sal 103,1).
Partendo da questi presupposti San Paolo ci esorta a consacrare la nostra vita al Signore. Perché non troveremo pace, non troveremo benedizione finché non avremo posto tutto sopra il suo altare.