Lettura
Luca 7,24-30
24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 25 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. 26 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. 27 Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà la via davanti a te.
28 Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29 Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. 30 Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.
Commento
Tre volte Gesù interpella con la stessa domanda coloro che lo seguono, alcuni con sincerità di cuore, altri con curiosità o malizia: «Che cosa siete andati a vedere?» (Lc 7,24.25.26).
Il deserto, luogo di penitenza e luogo di tentazione, ha convertito pubblicani e peccatori, ma ha indurito i cuori dei dottori della legge. Questi ultimi hanno disprezzato il piano di Dio (v. 30), rifiutando il battesimo di conversione di Giovanni. Colui che non riconosce il perdono offerto da Dio non può rinnovare la propria vita in Cristo.
Gesù identifica Giovanni Battista con Elia, il cui ritorno per preparare la strada al giorno del Signore era stato annunciato dal profeta Malachia (Ml 3,1.23). La voce del precursore ci incalza: «il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo» (Mc 1,15). Convertirsi comporta un distogliere lo sguardo dal proprio piccolo "ego" per rivolgerlo a Dio. "Guardate a lui e sarete raggianti", afferma il Salmista (Sal 33,6). Nella ritrovata comunione con Dio possiamo ricevere la vita in abbondanza (Gv 10,10).
L'antica alleanza, che trova in Giovanni il compimento più grande, è superata dalla nuova alleanza (v. 28). Il battesimo di purificazione al Giordano è un primo passo verso la totale purificazione operata dalla passione e morte di Cristo.
Andare nel deserto significa prendere consapevolezza di sé, non rifiutare di guardare in faccia i propri limiti. Una voce profetica risuona nei deserti della nostra esistenza, nelle nostre solitudini, nel fallimento, nella fame e sete di giustizia. Tutto questo può diventare occasione di incontro con l'amore di Dio per noi.
Preghiera
Risveglia le nostre coscienze, Signore, affinché possiamo riconoscere la voce del tuo Spirito e dissetarci alla fonte della tua misericordia, che sgorga come sorgente nel deserto.
- Rev. Dr. Luca Vona