Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 8 novembre 2025

Giovanni Duns Scoto. Il primato della libertà e dell'amore

Giovanni Duns Scoto, conosciuto come il "Dottore Sottile" per l'acutezza del suo pensiero, fu uno dei più importanti filosofi e teologi del Medioevo. Nato probabilmente intorno al 1266 a Duns, in Scozia, entrò giovanissimo nell'Ordine francescano e studiò a Cambridge e Oxford, perfezionandosi poi a Parigi.

La sua opera principale, Opus Oxoniense (commento alle Sentenze di Pietro Lombardo), rappresenta uno dei capolavori della filosofia medievale. Scoto si distinse per l'originalità del suo pensiero, spesso diverso dalla tradizione dominante dell'epoca. Un'idea centrale della sua filosofia è il primato della volontà sulla ragione: per Scoto, la libertà e l'amore sono più importanti della conoscenza razionale, sia in Dio che nell'uomo.

Il cuore del suo pensiero è il cristocentrismo assoluto e il Primato universale di Cristo, una visione così innovativa da essere paragonata a una "rivoluzione copernicana" nella teologia. Scoto sostiene la "predestinazione incondizionata" di Cristo: Dio avrebbe voluto l'Incarnazione indipendentemente dal peccato di Adamo. Cristo è contemplato prima nel piano ontologico come "prima operazione" di Dio, e solo dopo nel piano storico della Redenzione. Come scrive Scoto: "la caduta di Adamo non è stata la causa necessaria della predestinazione di Cristo". Questa visione eleva Cristo a causalità universale su tutti gli esseri.

Il filosofo scozzese elaborò anche il concetto di haecceitas (ecceità), ciò che rende ogni persona e ogni cosa unica e irripetibile. Sostenne inoltre che il concetto di "essere" si applica nello stesso modo a Dio e alle creature, distinguendosi da Tommaso d'Aquino, che invece riteneva possibile solo un'applicazione per analogia.

Nella predestinazione di Cristo, Scoto include anche quella di Maria, legando indissolubilmente mariologia e cristologia. Questa intuizione contribuì alla successiva definizione del dogma dell'Immacolata Concezione.

La sua carriera accademica fu breve. Dopo aver insegnato a Oxford e Parigi, fu inviato a Colonia nel 1307, dove morì l'8 novembre 1308, a soli quarantadue anni. Il suo pensiero ebbe una grande influenza sulla tradizione francescana e sulla filosofia successiva. Fu beatificato da Giovanni Paolo II nel 1993.

Tracce di lettura

La natura infinita conosce infinitamente e infinitamente ama se stessa, e in questo atto di conoscenza e di amore possiede la beatitudine perfetta. Ma la volontà infinita non è necessitata ad amare altro da sé, perché nulla al di fuori di sé è necessario alla sua perfezione. Tuttavia può amare liberamente ciò che non è necessario, e in questa libera elezione si manifesta la suprema libertà divina. (Giovanni Duns Scoto, "Tractatus de Primo Principio")

- Rev. Dr. Luca Vona