Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 8 novembre 2025

Fermati 1 minuto. Restituire ciò che è altrui

Lettura

Luca 16,9-15

9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
11 Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? 12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
13 Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».
14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15 Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.

Commento

Gesù conclude la parabola dell'amministratore disonesto sviluppandone le applicazioni. Il v. 9 presenta una massima paradossale: "fatevi amici con la ricchezza disonesta" (Lc 16,9). Cristo esorta i discepoli a usare con saggezza i beni terreni per assicurarsi un tesoro nel cielo. La ricchezza è definita  "disonesta" non solo perché spesso frutto di frode, ma perché, se idolatrata, delude chi in essa cerca la felicità. Gesù rivela la via d'ingresso nel Regno: essere accolti dai poveri, che ne sono gli eredi per diritto divino. I poveri ci accoglieranno nelle "eterne dimore" se ci riconosceranno come amici, se avremo saputo vederli condividendo ciò che erroneamente credevamo nostro. La ricchezza è un male finché resta accumulata; diventa strumento di salvezza quando viene restituita attraverso la condivisione.

I vv. 10-12 sviluppano il principio di coerenza morale attraverso argomenti incisivi. Primo, la fedeltà: se non siamo fedeli nell'uso delle "cose minori", come i beni materiali, come possiamo aspettarci che Dio ci affidi i "veri tesori" della grazia? Chi seppellisce il talento del denaro non otterrà mai i talenti dello spirito. Secondo, la natura delle ricchezze: i beni di questo mondo sono "altrui", effimeri ed estranei all'anima, mentre i beni spirituali sono nostri per sempre. Essere "fedeli nel poco" (Lc 16,10) significa restituire ai poveri ciò che loro appartiene. Solo così si attende alla "ricchezza vera" (Lc 16,11): l'amicizia dei poveri qui e l'accoglienza nel Regno.

Il v. 13 costituisce il culmine teologico: "Nessun servitore può servire due padroni" (Lc 16,13). Il verbo greco douleuein indica appartenenza totale. È impossibile servire contemporaneamente Dio e il denaro, poiché i loro comandamenti sono opposti. Gesù svela che il denaro non è un mezzo neutro, ma un padrone assoluto che ci sequestra. L'alternativa tra Dio e mamōna è radicale: la ricchezza diventa idolo impedendo quella libertà che solo la signoria di Dio garantisce.

I vv. 14-15 introducono i farisei, "amanti del denaro" che "deridono" Gesù, attaccati ai loro possessi e incapaci di accogliere questa dottrina. Cristo smantella la loro ipocrisia: "Voi siete quelli che si giustificano davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori" (Lc 16,15). Apparivano giusti e venerati dal mondo, ma interiormente erano un abominio. "Ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole" (Lc 16,15).

Il cuore delle Scritture è la giustizia: ogni profeta ha gridato contro l'ingiustizia dei ricchi. Gesù conferma che Dio ama appassionatamente i poveri e sta dalla loro parte. La buona notizia è qui: l'amore di Dio detesta l'idolatria del denaro che rende schiavi e getta nella miseria i fratelli. La vera lebbra spirituale è l'incapacità di comunione; la condivisione ne è la medicina.

Preghiera

Signore Gesù, liberaci dall'idolatria del denaro che ci rende schiavi. Insegnaci a riconoscere te nei poveri e a condividere con loro i nostri beni, perché solo nell'amore gratuito troviamo la vera libertà. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona