Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 15 maggio 2024

Fermati 1 minuto. Consacrati nella verità

Lettura

Giovanni 17,11-19

11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
12 Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14 Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.

Commento

La morte di Gesù esporrà i discepoli alla tentazione e all'odio del mondo, ma essi saranno custoditi da Dio e potranno sperimentare la stessa unità che rappresenta la vita trinitaria (v. 11).

Gesù chiede al Padre per i suoi discepoli la pienezza della gioia (v. 13). Il credente gioisce in Cristo di una gioia duratura, che non appassice come la gioia che dà il mondo.

Vi è una chiara somiglianza tra la richiesta di Gesù al Padre, in questa preghiera, di custodire i discepoli dal maligno (v. 15) e l'ultima petizione del Padre nostro.

L'idea della consacrazione (v. 17) rappresenta il mettere a parte qualcosa per un uso specifico. I credenti sono messi a parte da Dio per diventare annunciatori del vangelo. La santificazione non comporta l'isolamento dei discepoli dal mondo ma la loro missione verso il mondo. Gesù santifica se stesso (v. 19) compiendo totalmente la volontà del Padre.

I ministri dell'antico patto, i sacerdoti leviti, erano santificati con il sangue di tori e di capri, ma i ministri del vangelo sono consacrati dal sacrificio di Cristo (Ap 5,9-10).

Sapere che Gesù intercede per noi, che siamo presenti nella sua preghiera, ci fa vivere con la consapevolezza di essere custoditi dal suo amore. Custodire è diverso da possedere. Dio non soffoca la nostra libertà, ma ci accompagna, tra le difficoltà del mondo, in una relazione di amore, ponendo il nostro agire nella quotidianità sotto la sua benedizione.

Preghiera

Signore Gesù, incorporati per fede nel tuo sacrificio di salvezza, ci hai resi sacerdoti per il nostro Dio; la nostra vita sia trasformata in un dono prezioso mediante la tua benedizione. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona