Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

lunedì 13 maggio 2024

Fermati 1 minuto. "Io non sono solo"

Lettura

Giovanni 16,29-33

29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. 30 Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32 Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

Commento

Gesù in questo dialogo con i discepoli mette in rilievo la differenza che intercorre tra credere in lui come proveniente da Dio e comprendere il suo disegno di salvezza, che include l'ora buia della croce.

Pur conoscendo in anticipo che i suoi discepoli lo abbandoneranno nell'ora della prova Gesù non li respinge, ma infonde in loro fiducia, proclamando al presente la sua vittoria sul mondo.

La fedeltà nella tribolazione può essere mantenuta solo mediante l'umiltà. Anche quando troviamo conforto nella grazia non dobbiamo dimenticare la nostra fragilità e la possibilità di trionfare sulle tentazioni confidando in Cristo e non in noi stessi. La domanda che Gesù rivolge ai discepoli entusiasti per l'aver conosciuto la sua natura divina interpella anche noi: "Adesso credete?"

Per tutti noi giunge un'ora di cui non siamo capaci di portare il peso. Tutti gli apostoli, a partire da Pietro, hanno sperimentato con delusione e sofferenza l'incapacità di restare fedeli al Signore. La testimonianza della verità ha un prezzo da pagare che non siamo capaci di corrispondere da soli. Ma la Verità stessa ci ha riscattati, a prezzo del suo sangue.

Con Paolo possiamo dire: "Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: 'Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello'. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati" (Rm 8,35-37).

Se non temeremo di attraversare con Cristo, nostro pastore, la valle oscura della tribolazione, giungeremo con lui a quella pace che consiste nel condividere la comunione del Figlio con il Padre, potremo dire con lui: "io non sono solo, perchè il Padre è con me" (v. 32).

Preghiera

Confermaci nella fede Signore e donaci l'umiltà di comprendere che non possiamo salvarci da soli; affinché possiamo trovare in te la vittoria sulle tribolazioni e la pace che nessuno potrà toglierci. Amen.