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Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto
Ministro della Christian Universalist Association
Ministro della Christian Universalist Association
venerdì 31 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Beata colei che ha creduto
giovedì 30 maggio 2024
I martiri del regime ustascia (1941-1945)
Fermati 1 minuto. Gettare via il mantello
mercoledì 29 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Il "premio" immeritato
Chi di noi non vorrebbe la garanzia di un posto privilegiato accanto a Gesù? Forse saremmo anche disposti ad accettare le tribolazioni di questa vita, a "bere il calice" del Signore, come Giacomo e Giovanni professano di essere disposti a fare (v. 38). Allora la beatitudine eterna ci appare come un "premio" che ci spetta di diritto, magari a scapito di altri, che riteniamo meno "meritevoli".
martedì 28 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Un cuore libero per ricevere il centuplo
lunedì 27 maggio 2024
Paul Gerhardt, padre dell'innografia luterana
Giovanni Calvino. "La preghiera è il principale esercizio della fede"
Fermati 1 minuto. Farsi piccoli per passare dalla cruna dell'ago
sabato 25 maggio 2024
Dizionario della Musica Anglicana. Anthony Caesar
- "O for a Closer Walk with God" - Un anthem molto apprezzato per la sua bellezza melodica e il suo profondo significato spirituale.
- "Bless the Lord, O My Soul" - Un altro anthem che mostra la sua abilità nel creare musica coinvolgente e spiritualmente edificante.
- "A Song of Praise" - Questo pezzo è rinomato per la sua maestosità e il suo utilizzo nelle celebrazioni liturgiche.
- "The Souls of the Righteous" - Un anthem spesso eseguito in servizi commemorativi e funebri, noto per la sua commovente espressività.
- "Magnificat and Nunc Dimittis in C" - Parte del repertorio di molti cori ecclesiastici, questi cantici mostrano l'abilità di Caesar nel setting di testi liturgici tradizionali in modo vibrante e accessibile.
Il vento soffia dove vuole
venerdì 24 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Un'alleanza benedetta da Dio
mercoledì 22 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Uniti e operosi sotto lo stesso nome
martedì 21 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Abbassarsi per ascendere
lunedì 20 maggio 2024
Fermati 1 minuto. La Chiesa, generata sotto la croce
- Rev. Dr. Luca Vona
Nil Sorskij, riformatore del monachesimo russo
sabato 18 maggio 2024
Se uno mi ama... noi verremo a lui
venerdì 17 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Dal voler bene al dono di sé
Lettura
Giovanni 21,15-19
15 Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». 17 Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. 18 In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». 19 Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
Commento
Nell'epilogo del Vangelo di Giovanni assistiamo alla riabilitazione della figura di Pietro. Gesù gli chiede una triplice professione di amore, a riparazione del suo triplice rinnegamento. La sezione presenta l'utilizzo di due sinonimi del verbo "amare": filéo e agapáo; la prima indica il voler bene di Pietro a Gesù; la seconda esprime il dono totale di sé.
Il nome che Gesù utilizza per riferirsi a Pietro non è Cefa ("roccia") ma «Simone, figlio di Giona»; l'attenzione è posta non sul carisma che gli era stato affidato, ma sulla sua fallibile umanità. Gesù interpella la nostra debolezza perché l'umiltà è il primo passo per trovare la riconciliazione.
Gesù non chiede a Pietro quanto ha pianto il suo rinnegamento, quanto ha fatto penitenza, ma quanto egli lo ama. Solo l'amore rende accettabile ogni espressione di pentimento. A chi ha molto amato sarà molto perdonato (Lc 7,47).
Gesù accompagna la triplice domanda a Pietro con l'esortazione a occuparsi dei suoi agnelli e delle sue pecore.
Il ruolo di nutrire il gregge era affidato usualmente a un sottoposto del pastore, in questo caso viene a indicare la devozione nel servizio al Signore. Il primo dovere di coloro che Gesù pone a guida della sua Chiesa è di insegnare la parola di Dio. L'amore verso Cristo si dimostra prendendosi cura del popolo che egli si è acquistato per mezzo del suo sangue.
Due volte Gesù chiede a Pietro se lo ama (con il verbo agapáo), se è capace del dono totale di sé. Ma egli, memore della sua caduta, non se la sente di promettere qualcosa che va oltre le proprie capacità e professa semplicemente la sua filìa, il suo umano voler bene a Gesù. La terza volta Gesù si pone al suo livello e gli chiede proprio se gli vuole bene (con il verbo filéo ); è allora che lo accoglie per quello che egli è, con i suoi limiti, le sue fragilità confessate apertamente. Proprio su di queste si innesterà la grazia soprannaturale rendendo capace Pietro di compiere il suo ministero, fino alla testimonianza estrema con il dono della vita.
Gesù rinnova a Pietro l'esortazione che fu rivolta agli apostoli al principio della loro chiamata: «Seguimi!» (v. 19). Pietro non è respinto per essere venuto meno alla sua fedeltà durante la passione, ma è riconfermato nella fede e nell'amore, affinché anch'egli possa confermare a sua volta i suoi fratelli. Solo l'umile consapevolezza di essere peccatori riconciliati può renderci buoni ministri del vangelo.
Preghiera
Vieni in soccorso, Signore, alla fragilità del nostro amore, per renderci capaci di donare generosamente le nostre vite nella testimonianza del vangelo. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona
giovedì 16 maggio 2024
Fermati 1 minuto. "Voglio che siano con me"
mercoledì 15 maggio 2024
Fermati 1 minuto. Consacrati nella verità
Pacomio e l'esperienza radicale del vangelo
Pacomio (292-346) |