Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

mercoledì 27 dicembre 2023

Fermati 1 minuto. L'esperienza della tomba vuota

Lettura

Giovanni 20,1-10

1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2 Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». 3 Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4 Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5 Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, 7 e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9 Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.

Commento

La morte di Gesù è stata un atto pubblico, ma la sua risurrezione viene rivelata privatamente ai suoi amici intimi e tramite questi verrà annunciata al mondo. La loro esperienza, tuttavia, è inizialmente quella della tomba vuota. Solo l'incontro diretto con il Risorto porterà alla pienezza della fede e alla comprensione di quanto annunciavano le Scritture. 

L'amore di Maria Maddalena - colei che ama tanto perché tanto le è stato perdonato (Lc 7,47) - è forte come la morte (Ct 8,6), superando lo scandalo della Croce e lo sconcerto del sepolcro. Pietro e Giovanni corrono a verificare di persona le sue parole. La fede è animata dal desiderio di fare esperienza in prima persona della verità. 

Tutti siamo chiamati a confrontarci personalmente con il mistero della risurrezione. Giovanni che giunge al sepolcro per primo, ma dopo aver riscontrato quanto detto da Maria Maddalena attende l'arrivo di Pietro, testimonia la solidarietà che deve esserci tra i credenti: chi raggiunge prima un traguardo sulle vie dello spirito attende chi è rimasto indietro. 

Occorre chinarsi verso l'apertura del sepolcro per scorgere i segni della vita che ha vinto la morte: l'umiltà è una condizione indispensabile per progredire nella conoscenza di Cristo risorto. È poi necessario il coraggio di entrare nella tomba vuota, di vincere il timore della perdita, di sperimentare un distacco da tutto, liberandosi da ogni brama di appropriazione e di possesso, non solo delle cose terrene, ma persino delle consolazioni spirituali. 

Gesù risorto non sarà subito riconosciuto dai suoi discepoli, ma solo allo spezzare del pane (Lc 24,30-31). Nutrendoci di lui nella fede potremo gustare quella pienezza di vita che la pietra del sepolcro non ha potuto trattenere.

Preghiera

Concedici, Signore, di correre sulla via dei tuoi comandamenti, per essere trasformati di gloria in gloria e partecipare alla tua santità. Amen.