John Donne (1571-1631) |
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Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto
Ministro della Christian Universalist Association
Ministro della Christian Universalist Association
giovedì 31 marzo 2022
John Donne. La poesia come scienza di Dio
Mat' Marija Skobcova, protagonista della diaspora ortodossa
1 Minute Gospel. Christ, the treasure hidden in the Scriptures
Fermati 1 minuto. Cristo, il tesoro nascosto nelle Scritture
Lettura
Giovanni 5,31-47
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. 39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
41 Io non ricevo gloria dagli uomini. 42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. 44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Commento
Secondo la legge mosaica i giudici non potevano affidarsi a un unico testimone, ma era necessaria la testimonianza di due o tre persone (Dt 17,6; 19,15; Nm 35,30). L'identità messianica di Gesù è confermata in questo passo del Vangelo di Giovanni da quattro testimoni: il ministero di Giovanni il Battista (vv. 32-35); le opere compiute da Gesù; il Padre, che ha parlato nel battesimo al Giordano e che si rivolge direttamente alle coscienze (vv. 37-38); le Scritture (vv. 39-40) e in paticolare Mosè (i libri del Pentateuco).
Affermando che le Scritture gli rendono testimonianza Gesù si svela come il mistero racchiuso in esse e ci offre una chiave per interpretare il loro senso più autentico. Così riconobbe Filippo, quando affermò "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti (Gv 1,45); e lo stesso evangelista Giovanni, al termine del prologo del suo Vangelo: "La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo" (Gv 1,16-18).
Gesù è il tesoro nascosto nel campo delle Scritture, per il quale vale la pena vendere tutti i nostri beni; chi conosce lui infatti ha la vita eterna (1 Gv 5,11). Egli è però un Messia diverso da quello che si sono rappresentati i dottori di Israele, non è un liberatore politico perché non riceve gloria dagli uomini (v. 41); la sua volontà è unicamente quella di compiacere il Padre.
L'errore dei farisei è di credere che la mera conoscenza delle Scritture possa guadagnare loro la vita eterna, ma non riescono a riconoscere il Messia da esse annunciato. Anche noi possiamo essere sviati dal sentirci depositari di una sapienza millenaria. L'assenza di rettitudine di intenzione - ovvero la ricerca della gloria umana - e l'interpretazione tendenziosa delle Scritture, guidati dai preconcetti che cercano solo conferme alle proprie convinzioni, ci tengono lontani dalla Verità.
Ma se la parola di Dio penetra in profondità nelle nostre anime, se la assimiliamo meditandola frequentemente, consultandola in ogni occasione, conformandoci ad essa nelle parole e nelle azioni, allora darà testimonianza a Cristo, rendendo noi stessi testimoni di Cristo. Venire a lui - che è la Verità fattasi uomo - significa porsi all'ombra della grazia; egli infatti non è venuto per accusare, perché è la legge che accusa l'uomo di peccato.
Gesù è venuto come nostro avvocato per la nostra giustificazione, portatore di quella grazia che non annulla le Scritture antiche ma le porta a perfezione. La sua persona le rende vive, capaci di interpellarci qui ed ora, se siamo capaci di metterci in ascolto con umiltà.
Preghiera
Suscita in noi, Signore, un desiderio ardente di conoscerti; affinché meditando e custodendo la tua parola possiamo far risplendere la tua luce fra gli uomini. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona
mercoledì 30 marzo 2022
Giovanni Climaco e la Scala per il Paradiso
Giovanni Climaco (+649 ca) |
1 Minute Gospel. A time is coming and has now come
Fermati 1 minuto. Il momento è questo
martedì 29 marzo 2022
1 Minute Gospel. Do not be satisfied begging
Fermati 1 minuto. Non rassegnarti a mendicare
lunedì 28 marzo 2022
1 Minute Gospel. Come down
Reading
The Galileans followed Jesus to Jerusalem on the occasion of Easter to witness his miracles and still retain the memory of the transformation of water into wine at the wedding in Cana. They have kept his wonders in his memory but their favorable reception is determined more by Jesus' reputation as a healer than by the recognition in him of the Messiah.
His fame also reached an official of King Herod who came from afar to ask for the healing of his seriously ill son. Jesus has words of reproof towards those who continually look for signs to believe and in these signs, they do not know how to see the kingdom of God that makes itself present. However, he does not refuse to grant the royal official's request, who humbly insists on renewing it.
The royal official made a journey of almost ten hours to go from Capernaum to Cana to meet Jesus. How long is our hope capable of "walking" to meet the salvation that has become present among us? How much do we commit ourselves in our journey of faith to distance ourselves from what keeps us away from God, going towards forgiveness and life?
The official asks Jesus twice to "come down" (vv. 49) to reach his son before he dies, but Jesus, who has power over life and death, performs distant healing. It will be the official to "go down", in a return home full of faith in the efficacy of the words of Jesus: "your son will live" (v. 50).
Jesus does not perform any surprising action, nor does he need to recite a long prayer or do anything, his word is a word that always has an effect; the moment he affirms the life of the official's son, he is torn from death.
Back home, the official inquires about the exact time when the son is healed. The greater the attention with which we consider the works of God, the more our faith grows. This is why the whole house believed in him (v. 53). Just as the word of God, carefully meditated, helps us to recognize his providence, so his providence, consciously observed, helps us to understand his word.
The experience of the efficacy of a single word of Christ is sufficient for him to be able to conquer our souls and make us witnesses of his grace.
Prayer
Lord Jesus Christ, who came down to us with your incarnation, give us back fully to the life of grace so that we can bear witness to your name with joy. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona
Fermati 1 minuto. Discendere
domenica 27 marzo 2022
Che cos'è questo per tanta gente?
COMMENTO ALLA LITURGIA DELLA QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA
Colletta
Dio Onnipotente, ti supplichiamo, sebbene meritevoli della tua punizione per i nostri peccati, di essere risollevati dal conforto della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen
Letture
Gal 4,21-31; Gv 6,1-15
Commento
C’è una contesa in corso tra il figlio della schiava e il figlio della libera, ci spiega Paolo nella sua lettera ai Galati, richiamandosi al racconto della Genesi sui figli di Abramo. Il figlio della schiava è la Gerusalemme di quaggiù, ma il figlio della libera è la Gerusalemme celeste, che è “libera” e “la madre di tutti noi” (Gal 4,26).
Questa lotta si svolge al tempo stesso nel nostro cuore e nel mondo. Fuori di noi, tra coloro che sono stati rigenerati nella fede e le forze che si oppongono al messaggio liberante del vangelo. Dentro di noi, fra la nostra umanità segnata dalla sua fragilità, dai suoi limiti, e la grazia che ci è donata in Cristo, la quale opera incessantemente per dare alla luce l’uomo nuovo e realizzare quella “rinascita dall’alto” di cui parla Gesù nel dialogo notturno con Nicodemo (Gv 3,1-21).
La povertà delle nostre risorse e la fallacia dell’essere umano sono fin troppo evidenti, nelle piccole e grandi sconfitte che subiamo ogni giorno come cristiani che cercano di conformare la propria vita al vangelo; e per questo motivo è in agguato la tentazione di lasciarci andare allo sconforto e alla rinuncia nella ricerca della nostra santificazione e del bene comune. Ma noi come credenti siamo chiamati a credere e sperare oltre ogni speranza che colui il quale ci ha dato la promessa sarà fedele, nonostante le nostre infedeltà. Dio infatti, sa prendere la nostra povertà e trasformarla in abbondanza.
È questo il senso del miracolo dei pani e dei pesci. Gesù rifugiatosi sul monte e seguito dalle folle, chiede agli apostoli di sfamarle. Ciò che gli apostoli hanno a disposizione è davvero poco, come afferma Filippo, con parole che sembrano velate di ironia: “Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno possa averne un pezzetto” (Gv 6,7). Andrea, più pragmatico, si da da fare, e trova un ragazzo con “cinque pani d’orzo e due piccoli pesci”; ma deve riconoscere sconfortato: “che cos’è questo per tanta gente?” (Gv 6,9).
La bontà di Dio è capace di moltiplicare i nostri miseri talenti, saziando tutti coloro che hanno "fame e sete di giustizia" (Mt 5,6), e facendoci tornare a casa addirittura con l'eccedenza: “raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.” (Gv 6, 13).
Rallegriamoci, dunque, anche se a volte siamo come una sterile che non partorisce nulla; “perché i figli dell’abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva marito” (Gal 4,27). Siamo infatti “i figli della promessa” (Gal 4,28) e Dio porterà a compimento la sua opera in noi.
- Rev. Dr. Luca Vona
venerdì 25 marzo 2022
1 Minute Gospel. The privilege of grace
Fermati 1 minuto. Il privilegio della grazia
giovedì 24 marzo 2022
1 Minute Gospel. The reliable guard of the house
Fermati 1 minuto. La guardia affidabile del palazzo
Paul-Irénée Couturier. Testimone di ecumenismo
Paul-Irénée Couturier (1881-1953) |