«Non solo i Greci, ma anche i Russi, i Georgiani, gli Armeni, i Giudei [l'autore si riferisce probabilmente ai cristiani di origine giudaica, ndt], gli etiopi [copti, ndt] credono che Cristo sia realmente presente, con il suo Corpo e il suo Sangue [nelle specie eucaristica, ndt]» .
- Philipp Nicolai, Historia deß Reichs Christi, Das ist: Gründtliche Beschreibung der wundersammen Erweiterung seltzamen Glücks und gewisser bestimpter Zeit der Kirchen Christi im Neuwen Testament, Frankfurt a. M., Spies 1598 [versione digitalizzata]
Philipp Nikolai fu pastore, teologo e poeta, nato il 10 agosto 1556 a Mengeringhausen nel Waldeck, morto il 26 ottobre 1608 ad Amburgo.
Fino da giovane si esercitò nella poesia e nella musica, pubblicando anche un poemetto a sfondo teologico, Certamen cervorum cum columbis, che gli procurò una certa notorietà; studiò quindi a Erfurt e a Wittenberg, e nel 1575 pubblicò un suo Commentar. de rebus antiquis German. gentium, poco scientifico, ma pieno di sentimento nazionale. Fu poi predicatore a Herdecke, a Colonia, nel Waldeck, a Unna e finalmente ad Amburgo. Rigido luterano nei tempi in cui si diffondeva in Germania il calvinismo, combatté questo specialmente nella dottrina dell'Eucaristia, sostenendo la presenza reale. Un riflesso dei fortunosi tempi in cui egli visse (guerra spagnola, peste nella Vestfalia, lotte religiose) si può vedere nei suoi Commentariorum de regno Christi... libri II (Francoforte 1597), dove egli prevede la fine del mondo per il 1670. Altre sue opere sono: Fundamentorum calvinianae... sectae detectio (Tubinga 1586); Freudenspiegel des ewigen Lebens (Francoforte 1599); Theoria vitae aeternae (1606). Delle sue poesie religiose divennero popolarissime le due: Wie schön leuchtet der Morgenstern, e Wachet auf, ruft uns die Stimme. Le sue opere furono pubblicate dall'amico Dedeken, in 2 volumi le latine, e in 4 le tedesche (Amburgo 1611-17).
La sua memoria ricorre il 25 ottobre in alcune chiese luterane, in altre il 26 ottobre.
Philipp Nicolai (1556-1608) |