Lettura
Matteo 5,27-32
27 Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28 ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
29 Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30 E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
31 Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; 32 ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Commento
Gesù porta alle estreme conseguenze la legge del Decalogo, riconducendola al suo spirito più profondo. Il cristiano non si accontenta di combattere l'atto esteriore dell'adulterio, ma anche il desiderio, che rappresenta già una scelta interiore di infedeltà. Le sue radicali raccomandazioni contro le passioni disordinate (v. 29) non costituiscono un invito all'automutilazione, poiché la lussuria nasce dal cuore, ma indicano la gravi conseguenze del peccato.
La Geenna era la valle di Hinnom, situata sul lato meridionale del Monte Sion, in cui era stato praticato nell'antichità il culto pagano di Moloch (che prevedeva anche olocausti di bambini); divenne in seguito una discarica, in cui venivano bruciati i rifiuti. Il desiderio disordinato è un fuoco che consuma senza sosta e tiene l'uomo lontano dalla presenza di Dio.
Il vangelo insegna che la sessualità è un linguaggio di amore e la sottoscrizione di un'alleanza, non va dunque banalizzata trasformando gli altri in mero oggetto di piacere.
Radicale è l'atteggiamento di Gesù anche sulla questione del ripudio. Questo è giustificato dalla legge mosaica nel caso sia intervenuto qualcosa di sconveniente (Dt 24,1), ma deve avvenire mediante il rilascio di un attestato scritto per salvaguardare la donna dall'accusa di adulterio. Altrove Gesù afferma che Mosè ha permesso il ripudio per la durezza del cuore degli uomini, ma che "'in principio non fu così'" (Mt 19,1-9). L'atto di ripudio va dunque considerato una condizione a tutela della moglie, non come un precetto ma come una concessione. Gesù è venuto a restaurare la creazione nella purezza delle sue origini.
Il vangelo chiede ai coniugi una piena donazione reciproca. Viene posta l'eccezione nel caso di porneia, che può essere interpretato come "concubinato" (rapporti considerati illegittimi, perché tra parenti prossimi (cfr. Lv 18,6-18), ma anche come adulterio del coniuge. Il rigore di Gesù sulla questione del ripudio è riferito anche dal Vangelo di Marco (Mc 10,11-12) e dal Vangelo di Luca (Lc 16,18). Paolo ribadisce il divieto del ripudio, anche se appronfondisce la questione indicando la possibilità per la moglie di separarsi dal marito, a condizione di rimanere senza sposarsi una seconda volta (1 Cor 7,10-11).
Con le sue raccomandazioni Gesù ci invita a prenderci cura dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, perché le opere malvagie, così come quelle buone, vengono dal di dentro. La nostra mente e il nostro cuore plasmano l'uomo esteriore, ne orientano le azioni e determinano le loro conseguenze. Conserviamo integro il nostro spirito, nello stesso modo in cui ci prendiamo cura del nostro corpo. Esaminare la propria anima, non lasciarsi soggiogare dalle passioni, saper fare una selezione delle continue sollecitazioni che provengono dal mondo è la virtù dell'uomo sapiente e fedele a Dio.
Preghiera
Custodisci la porta del nostro cuore, Signore, affinché possiamo restare fedeli a te e a coloro che ci hai chiamato ad amare. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona