Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

domenica 4 luglio 2021

La rete dalle maglie ben salde

COMMENTO ALLA LITURGIA DELLA QUINTA DOMENICA DOPO LA TRINITÀ

Colletta

Concedi, O Signore, ti supplichiamo, che il corso di questo mondo possa essere pacificamente ordinato dalla tua provvidenza, affinché la tua Chiesa possa servirti con gioia. Per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

Letture

1 Pt 3,8-15; Lc 5,1-11

Commento

La fama di Gesù come maestro si diffonde, al punto tale che una grande folla, nei pressi del lago di Genèsaret, gli si stringe attorno. La gente trova in lui qualcosa di più rispetto a ciò che potevano offrire i dottori della legge. Così testimonia anche Pietro che lo chiama "Maestro", termine che qui nel Vangelo di Luca è restituito non con il termine didaskalos, ma con espistàtes, cioè colui che non si limita a impartire lezioni e insegnamenti, ma che testimonia e si fa guida con la propria vita.

Pietro mette davanti a Gesù le proprie mani vuote, dopo la lunga notte in cui si è affaticato con i propri compagni nella pesca. Gesù accoglie questa professione di impotenza e al contempo di fede - «sulla tua parola getterò le reti» - trasformando la povertà in abbondanza ("presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano").

Lo stupore di Simon Pietro e dei suoi compagni, Giacomo e Giovanni, è tale da portarli immediatamente a lasciare tutto per seguire Gesù. La nuova missione cui il Signore li chiama non annulla la loro identità, ma la perfeziona e ne espande la portata: da pescatori di pesci diventeranno pescatori di uomini.

Così anche quando agisce in noi, la grazia, rispetta ciò che siamo, le nostre capacità, le nostre attitudini; ma ci chiama a mettere tutto al servizio di una missione più ampia, quella dell'evangelizzazione.

Le caratteristiche di questa rete sono spiegate nella prima lettera di Pietro che evidenzia la necessità della concordia - affinché le maglie siano ben salde tra loro - e della partecipazione alle gioie e ai dolori gli uni degli altri, della compassione, del patire insieme, come un unico corpo. Ferventi nel bene, saremo capaci di raccogliere gli uomini intorno a Cristo.

La lettera di Pietro cita poi il salmo 34, di carattere sapienziale, che esorta alla custodia delle labbra - trattenendole da parole di malvagità e inganno - e a perseguire il bene cercando la pace, al fine di "vedere giorni felici". Nella nuova prospettiva evangelica questa promessa si allarga dall'individuo alla Chiesa e al mondo intero, assumendo un tono escatologico, rinviando cioè agli "ultimi tempi", quando i semi del regno germoglieranno frutti di giustizia, nell'attesa del compimento della storia.

L'orizzonte di un mondo finalmente restaurato può apparire difficile da scorgere. I tentativi umani di affrettarne la venuta sono sempre stati disastrosi. Il suo continuo sottrarsi alla nostra portata ci chiama a coltivare una fede come quella di Pietro dopo la lunga notte di infruttuosa fatica, animata dalla speranza e da una carità operosa. Lo Spirito di Dio ci guida con il suo soffio; a noi è chiesto soltanto di confidare nella parola del Signore, spiegando le vele, per prendere il largo e gettare le reti.

- Rev. Dr. Luca Vona