Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

venerdì 9 luglio 2021

Fermati 1 minuto. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome

Lettura

Matteo 10,16-23

16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19 E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20 non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21 Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. 23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

Commento

Gesù ci manda nel mondo, ma ci avverte della sua ostilità nei nostri confronti. I lupi sono i nemici della Chiesa, ma anche i falsi profeti che si travestono da pecore (Mt 7,15). Il paragone con le colombe è un invito a non contaminarci: pur operando nel mondo il credente non gli appartiene (Gv 17,14-15), sfugge alle sue logiche, mantenendosi puro (questo il senso del verbo greco akeraioi, candido).

Cristo porta la pace nel nostro rapporto con Dio; porta la pace nelle nostre coscienze; porta la pace tra i credenti; ma troveremo tribolazione nel mondo. Questi non è una realtà ben disposta ad accogliere il vangelo, perché obbedisce a una potenza malvagia, entrata in esso a causa del peccato, che il vangelo di Giovanni nomina come "il principe di questo mondo" (Gv 12,31; 14,30).

Le persecuzioni affrontate dai discepoli di Gesù sono occasione per rendergli testimonianza, con l'assistenza dello Spirito Santo e di Gesù stesso, il quale afferma nelle ultime parole del Vangelo di Matteo "io sono con voi, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Non siamo abbandonati alla nostra debolezza nella nostra battaglia contro "i dominatori di questo mondo di tenebra" (Ef 6,12).

La parola del vangelo si abbatte come una spada sugli stessi legami familiari. La prospettiva del credente su questa terra appare spaventosa: "sarete odiati da tutti a causa del mio nome" (v. 22); ma la perseveranza condurrà alla salvezza.

La durata delle persecuzioni fino a che sia venuto il Figlio dell'uomo (v. 23) attesta che questa profezia di Gesù non si riferisce alla missione dei Dodici nel corso del ministero di Gesù, ma agli ultimi tempi, che intercorrono dalla sua morte e resurrezione al suo ritorno glorioso.

L'indifferenza e l'opposizione del mondo non possono rappresentare per noi cristiani una scusa per non evangelizzare. Se non tutti siamo destinati a spargere il sangue per Cristo, ogni credente è chiamato a farsi testimone (gr. màrtus) nelle piccole e grandi persecuzioni della vita, forse in un "martirio" segreto e silenzioso, come piccolo tassello di un mosaico che adorna l'edificio della Chiesa.

Preghiera

Il tuo Spirito ci sostenga, Signore, mantenendoci fedeli nel momento della prova, per testimoniare la tua parola di verità. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona