Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

lunedì 17 aprile 2023

Fermati 1 minuto. Dialogo nella notte

Lettura

Giovanni 3,1-8

1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».

Commento

Nicodemo era un membro del sinedrio (il consiglio composto da anziani, sommi sacerdoti e scribi) e rappresenta, in questo episodio del Vangelo di Giovanni, il "tipo" dei giudei disponibili a incontrare Gesù. Presso i farisei Gesù non era particolarmente popolare e forse per questa ostilità Nicodemo si reca da lui di notte.

Nicodemo si allontana dalle tenebre di una religiosità puramente esteriore per accogliere la luce di una autentica esperienza spirituale. Ciò si realizza attraverso l'incontro personale con Cristo; Nicodemo non si accontenta di ascoltare la predicazione pubblica di Gesù, ma lo va a cercare per poter discorrere con lui. La notte diventa così momento di pace, al riparo dai clamori del mondo, per crescere nella conoscenza del Signore, nell'attesa escatologica del "nuovo giorno", che vedrà l'instaurazione del regno di Dio.

Il "rinascere dall'alto" (v. 3) può essere tradotto anche come "nascere di nuovo"; questo il significato dell'avverbio greco anòthen. L'espressione "vedere il regno di Dio" (v. 3) utilizza il verbo horaò, che significa "sperimentare, partecipare". La rinascita avviene attraverso l'acqua, simbolo di purificazione ed elemento battesimale, ma anche mediante lo Spirito, il solo che "vivifica" (2 Cor 3,6).

Nascere di nuovo significa accogliere la radicale novità del vangelo; non costruire semplicemente su un edificio vecchio, ma gettare le fondamenta per una costruzione nuova. Questa rinascita è "dall'alto" perché ll modello dell'uomo nuovo è nei cieli, è infatti Cristo stesso, il Logos generato dal Padre.

Le parole di Gesù a Nicodemo ci rammentano da dove veniamo: le mani di Dio ci hanno fatto e plasmato (Sal 119,73) e sebbene la nostra carne, segnata dal peccato, sia soggetta alla debolezza e alla caducità, l'uomo che partecipa dello Spirito viene rigenerato per l'incorruttibilità.

Come non dubitiamo dell'esistenza del vento, nonostante sia invisibile agli occhi, così non possiamo dubitare dall'azione misteriosa dello Spirito, che può essere riconosciuta dalle sue opere. Siamo chiamati dalla parola del vangelo a liberarci da quelle zavorre che ci impediscono di spiccare il largo, guidati dal soffio dello Spirito.

Preghiera

Il tuo Spirito, Signore, ci rigeneri a vita nuova e ci conduca alla verità tutta intera; affinché crescendo nella conoscenza di te possiamo lodarti e professarti senza timore. Amen.

- Rev. Dr. Luca Vona