Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

giovedì 19 gennaio 2023

Assidui e concordi nella preghiera. Commento al Salterio - Salmo 17,17-51

Lettura

Salmo 17,17-51

17 Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
18 mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
19 Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
20 mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.
21 Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
22 perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
23 I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
24 ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
25 Il Signore mi rende secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.
26 Con l'uomo buono tu sei buono
con l'uomo integro tu sei integro,
27 con l'uomo puro tu sei puro,
con il perverso tu sei astuto.
28 Perché tu salvi il popolo degli umili,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
29 Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
30 Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
31 La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32 Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
33 Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
34 mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
35 ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.
36 Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha fatto crescere.
37 Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
38 Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
39 Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
40 Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.
41 Dei nemici mi hai mostrato le spalle,
hai disperso quanti mi odiavano.
42 Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
al Signore, ma non ha risposto.
43 Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
44 Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
45 all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
46 impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
47 Viva il Signore e benedetta la mia rupe,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
48 Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
49 mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.
50 Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli
e canterò inni di gioia al tuo nome.
51 Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

Commento

Il Salmo 17 prosegue descrivendo l'intervento di Dio in difesa del suo consacrato. Le grandi acque (v. 17) sono  un'immagine frequente nei Salmi per esprimere una situazione di grave pericolo per l'uomo o per indicare i suoi nemici ("Scampami e salvami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri"; Sal 143,7). L'espressione evoca, nell'Antico Testamento, le acque della creazione, del diluvio e del Mar Rosso, sulle quali Dio ha esercitato il suo dominio regale. Nel Nuovo Testamento l'acqua è simbolo di vita, di fecondità e di grazia (cfr. Gv 4,14; 7,38).

Il lungo ringraziamento dal versetto 29 in avanti è scandito da immagini marziali. Il Signore è rappresentato come rupe (v. 32) e scudo (v. 36), simboli della sua solidità e fedeltà, su cui poggia la fede dell'uomo nella Bibbia. Anche Mosè nel suo cantico rappresenta Dio come una roccia (Dt 32,4).

I nemici vengono descritti con le caratteristiche della forza e della violenza del soldato in guerra. Di conseguenza anche il Signore, difensore del credente, viene rappresentato con queste stesse prerogative (vv. 30.38.40.41). L'immagine di Dio come "istruttore militare" (v. 35) è in linea con il pensiero religioso del mondo antico, anche se ripugna alla sensibilità moderna. Presso gli egiziani era il dio Seth a insegnare al faraone Tutmosi l'uso dell'arco, mentre il dio cananeo Baal era spesso rappresentato nell'arte sacra in veste militare. L'autore  del Salmo vuole esaltare la superiorità e la potenza di Dio (cfr. Is 45,21: "Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me").

Il Salmo assume un carattere universalista e messianico (vv. 44-46), che nella tradizione della Chiesa è stato riferito a Cristo: la sua rivincita sulle forze avverse del mondo non si ferma alla risurrezione, ma si dilata nella prospettiva pasquale della conversione dei popoli, degli stranieri e della sua discendenza generata dal Padre.

La lettura del Salmo 17 deve saper cogliere i mutamenti di stile e di scene, catturando lo splendore delle immagini che costellano il testo, ma deve anche cogliere il suo insieme, dominato da due attori fondamentali: da un lato c'è il Signore, vero arbitro della storia e governatore del cosmo; dall'altro lato c'è il piccolo re ebreo, spesso circondato dai nemici e soggetto alle tempeste delle vicende umane, ma sicuro di avere una rocca protetta e stabile nel suo Dio e difensore, a cui egli si mantiene fedele.

- Rev. Dr. Luca Vona