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Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto
Ministro della Christian Universalist Association
Ministro della Christian Universalist Association
giovedì 17 ottobre 2024
Paolo di Tamma. Deporre la vita per amore
Fermati 1 minuto. Cristo, parola attuale
Lettura
Luca 11,47-54
47 Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48 Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; 50 perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52 Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito». 53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, 54 tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Commento
L'incapacità di accogliere la parola profetica, rende responsabili "in solido" i farisei con i loro padri che perseguitarono e uccisero gli inviati di Dio. Anziché aprirsi all'appello alla conversione i farisei si chiudono nella celebrazione "monumentale" del passato: costruendo tombe ai profeti, attestano una religiosità esteriore, che non sa riconoscere il farsi attuale del loro messaggio nella predicazione e nella vita di Cristo.
Anche nella storia del cristianesimo, in alcuni momenti, l'"autorità ecclesiastica", non solo ha trascurato lo spirito profetico del vangelo, ma ha impedito al popolo di comprendere le Scritture e di coltivare attraverso di esse una relazione diretta con Dio.
Cristo è la Sapienza stessa, che mette le proprie parole sulla bocca dei profeti di ogni tempo e che è venuta nel mondo per illuminare ogni uomo. Quella "lucerna che illumina con il suo bagliore" (Lc 11,36) di cui parla Gesù proprio subito prima di questa invettiva contro i farisei e i dottori della legge.
Considerare attuale la parola dei profeti e la voce del Cristo-Sapienza, significa innanzitutto considerarle rivolte a noi. È facile, infatti, sentirsi "giusti" lodando Dio e i suoi messaggeri con le parole, ma è più difficile lasciarsi trasformare da Dio e dalla sua Parola. Quest'ultimo è il fine della vera religione, il superamento (non il rinnegamento) della religione stessa - intesa come insieme di norme e di riti - nell'incontro con Dio che ci interpella personalmente e ci chiama ad essere simili a lui.
Tale incontro si realizza anche nel riconoscimento dei poveri, dei sofferenti, degli ultimi, essi stessi segno profetico di Dio, immagine del volto di Cristo, il quale afferma: «ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40).
Preghiera
Signore, la tua grazia ci conceda non solo di celebrarti ma anche di accoglierti come luce capace di trasformare le nostre vite e di risplendere nel mondo. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona
mercoledì 16 ottobre 2024
Baldovino di Ford. La Trinità, sorgente di comunione
Nicholas Ridley e Hugh Latimer, riformatori della Chiesa d'Inghilterra
Il 16 ottobre la Chiesa anglicana celebra la memoria di Nicholas Ridley e Hugh Latimer.
Nicholas Ridely (Newcastle-upon-Tyne 1500 circa - Oxford 1555) compì gli studi a Cambridge, a Parigi e a Lovanio. Favorevole alle idee della Riforma, nel 1537 venne nominato cappellano da Thomas Cranmer, arcivescovo di Canterbury, con il quale collaborò poi alla compilazione del Prayer Book e alla riforma del culto. Nominato master di Pembroke (1540), canonico di Canterbury (1541) e quindi vescovo di Rochester (1547), nel 1550 fece parte della commissione che giudicò i vescovi Stephen Gardiner e Edmund Bonner; a quest'ultimo succedette come vescovo di Londra. Sostenne apertamente la candidatura di lady Jane Grey alla successione; quando, alla morte di Edoardo VI (1553), salì al trono la cattolica Maria Tudor, Ridley fu imprigionato nella Torre di Londra e quindi processato a Oxford insieme con Cranmer e Hugh Latimer. Condannato per eresia, morì sul rogo.
Nicholas Ridley |
Hugh Latimer |
- Fonte: Enciclopedia Treccani
Fermati 1 minuto. La giustizia che si compie nell'amore
martedì 15 ottobre 2024
Fermati 1 minuto. Purificati dall'amore
Lettura
Luca 11,37-41
37 Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. 38 Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39 Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. 40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41 Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo.
Commento
In questo brano di Luca vediamo Gesù rompere l'osservanza delle regole religiose giudaiche, provocando una reazione di meraviglia, probabilmente di sdegno, nel fariseo che lo ha invitato a pranzo. Il Signore - così è chiamato qui Gesù, forse a sottolineare la sua signoria sulla stessa Legge - si siede direttamente a tavola, senza fare le abluzioni rituali.
La reazione del fariseo diventa occasione per una dura accusa di Gesù verso un'intera classe religiosa, alla quale egli rimprovera di essere tanto attenta alla "norma" quanto vuota spiritualmente. L'appellativo di "stolti" richiama la letteratura sapienziale, in cui ricorre frequentemente per indicare l'uomo che si rifiuta di orientare la propria vita a Dio e che assume un atteggiamento di presunzione e di disprezzo. Un atteggiamento che ricorre spesso nei farisei descritti dai Vangeli ma che può costituire una tentazione anche per i cristiani.
Quando il diritto canonico, le rubriche liturgiche, il catechismo, diventano fine a se stessi, viene a mancare l'essenziale, ovvero la carità che muove a misericordia verso il prossimo e dà senso a ogni norma religiosa. Nello specifico è qui raccomandata l'elemosina, pratica del tutto estranea al mondo pagano e ritenuta capace di esporre all'impurità - nel contatto con la gente bisognosa - in quello giudaico.
"Tutto sarà mondo" (v. 41) per chi si apre alle necessità del prossimo. Un'affermazione del genere è rivoluzionaria. In un ambiente religioso sovraccarico di leggi e prescrizioni - spesso di natura puramente umana - e ossessionato dal timore per l'impurità, Gesù proclama la capacità dell'amore e della generosità di purificare il cuore dell'uomo e ogni cosa che lo circonda.
L'affermazione di Gesù è ribadita da Paolo, la cui influenza è rilevante sul corpus degli scritti di Luca (Vangelo e Atti degli apostoli): "Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza" (Tt 1,15). Solo attraverso la carità potremo custodire l'integrità del nostro corpo e del nostro spirito.
Preghiera
Crea in noi, Signore, un cuore puro; liberaci dal cuore di pietra e donaci un cuore di carne. Affinché animati dalla tua carità possiamo essere solleciti verso i bisogni del nostro prossimo. Amen.
- Rev. Dr. Luca Vona